Salute, l’infettivologo: “Nuove zanzare arrivate con il cambio del clima”

"Con il riscaldamento globale stiamo assistendo a una progressiva diffusione di specie di zanzare non autoctone in Italia che possono fungere da vettori di malattie tropicali"
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“Con il riscaldamento globale stiamo assistendo a una progressiva diffusione di specie di zanzare non autoctone in Italia che possono fungere da vettori di malattie tropicali, ma il sistema di sorveglianza messo in piedi a livello nazionale e locale devono spingere ad evitare controproducenti forme di allarmismo”. Cosi’ Federico Gobbi, Direttore del Dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali e Microbiologia dell’Ospedale Sacro cuore Don Calabria e professore associato di Malattie Infettive presso l’Universita’ degli studi di Brescia.

Per fare un poco di chiarezza bisogna distinguere tra le varie malattie e le diverse zanzare – spiega il prof. Gobbi – Ad esempio vi sono malattie ‘tropicali’ che sono oramai gia’ endemiche in Italia come il virus del Nilo occidentale che puo’ essere trasmesso dalla zanzara comune, la zanzara culex, che porta una sintomatologia che solo in un ristrettissimo numero di casi puo’ degenerare in situazioni davvero gravi con interessamento del sistema nervoso centrale. Poi vi sono altre malattie non endemiche come il virus chikungunya e il dengue che possono essere trasmesse da una zanzara oramai molto diffusa in Italia – la zanzara tigre o Aedes albopictus. Queste malattie non sono presenti nel Paese ma possono essere ‘importate’ da pazienti che le contraggono in paesi tropicali. Se questi pazienti vengono morsi da una zanzara tigre ecco che questa puo’ poi diffondere queste malattie. Per prevenire questo scenario, viene portata avanti una particolare strategia per eliminare le zanzare tigre nel raggio di 150 metri dalle abitazioni delle persone che hanno contratto queste malattie. E’ molto importante quindi diagnosticare precocemente i viaggiatori che hanno contratto dengue o chikungunya.”

“Da ultimo – continua il prof. Gobbi – vi sono altre specie di zanzare che sono arrivate in questo paese e che vanno monitorate (ad esempio aedes koreicus) come pure vi sono zanzare maggiormente pericolose come la Aedes aegypti, che per ora sono presenti solo in zone limitate dell’Europa come presso il Mar Nero che possono trasmettere la febbre gialla e che pure vanno monitorate attentamente”.

“Ad ogni modo – conclude il professore – i casi di malattie come il virus chikungunya e il dengue, che chiaramente possono destare un maggiore allarme, sono ripeto – non endemici nel Paese e possono essere solo importati. Per malattie endemiche invece come il virus del Nilo occidentale il consiglio e’ comunque di non fare allarmismo ma di cercare di ridurre le punture di zanzara nei soggetti fragili – anziani e immunodepressi – cercare di fare attenzione a utilizzare tutti quei piccoli accorgimenti, come l’eliminazione di fonti di ristagno d’acqua o l’uso di repellenti che possono prevenire alla fonte le punture di zanzare”.

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