Ucraina, distruzione diga Nova Kakhovka: allagati 600 km quadrati nella regione di Kherson | FOTO

Le inondazioni si estendono per oltre 600 km quadrati sulla riva destra del Dnipro
Oleshky Maxar
MeteoWeb

Tre persone sono morte a causa delle inondazioni dovute alla distruzione della diga di Nova Kakhovka nel Sud dell’Ucraina: lo riferiscono i media locali, confermando le prime vittime accertate del disastro di cui Kiev e Mosca si accusano a vicenda. Citando il sindaco in esilio della città di Oleshky, occupata dai russi, il Kyiv Independent ha riferito che “3 persone sono annegate” nella regione di Kherson.

Le inondazioni dalla breccia della diga ucraina di Nova Kakhovka si estendono per oltre 600 km quadrati sulla riva destra del Dnipro, controllata dagli ucraini e sulla riva sinistra controllata dai russi, secondo quanto affermato dal governatore della regione sui canali social ufficiali. “Il livello medio di inondazione è di 5,61 metri. Seicento chilometri quadrati della regione di Kherson sono sott’acqua, di cui il 32 per cento è la riva destra e il 68 per cento è la riva sinistra“, ha detto Oleksandr Prokudin, governatore ucraino di Kherson, aggiungendo che “nonostante il pericolo e pesanti bombardamenti russi, l’evacuazione dall’area allagata continua“. Prokudin ha detto che la situazione nelle aree controllate dai russi è “estremamente difficile“.

La distruzione della diga della centrale idroelettrica di Kakhovka sta modificando in modo significativo la geografia e la topografia del fronte di Kherson, nell’Ucraina meridionale, secondo quanto riporta il think tank statunitense Isw (Institute for the study of war), secondo cui è probabile che le inondazioni peggiorino e modifichino ulteriormente la geografia del distretto di Kherson nelle prossime 72 ore. La distruzione della diga sta colpendo le posizioni militari russe sulla riva orientale del fiume Dnipro: le inondazioni hanno distrutto molte fortificazioni russe di prima linea che l’esercito di Mosca intendeva utilizzare per difendersi dagli attacchi ucraini. La rapida inondazione ha probabilmente costretto il personale e le attrezzature militari russe nei principali punti di concentrazione russi di Oleshky e Hola Prystan a ritirarsi.

Condividi