Mettere sempre più l’oceano al centro dell’agenda internazionale, incoraggiando partenariati e promuovendo l’Ocean Literacy (Educazione all’Oceano), riconosciuta come uno dei principali pilastri per il raggiungimento degli obiettivi della UN Ocean Decade e degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. È il messaggio lanciato dalla Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO (IOC/UNESCO) – che coordina la United Nations Decade of Ocean Science for Sustainable Development (2021-2030) – in occasione del World Oceans Day (8 giugno), istituito dalle Nazioni Unite con l’obiettivo di celebrare la bellezza e la ricchezza dell’oceano ma anche e soprattutto per sensibilizzare sull’importanza di salvaguardarne la salute, considerando il suo ruolo cruciale per la Terra. Quest’anno in particolare il tema al centro dell’Ocean Day è “Planet Ocean: Tides are changing”.
Perché mettere al centro dell’agenda internazionale l’oceano
“È più che mai necessario ‘cambiare la marea’: nell’ambito dell’Ocean Decade (2021-2023) puntiamo a stimolare azioni e cambiamenti urgenti per comprendere meglio, preservare e rivitalizzare questo bene comune globale”, spiega Francesca Santoro, Senior Programme Officer per IOC/UNESCO e responsabile a livello mondiale dell’Ocean Literacy per l’Ocean Decade.
“Qualcosa, finalmente, si sta muovendo: l’oceano sta prendendo il suo spazio al centro dell’agenda politica internazionale. A dimostrarlo sono ad esempio la campagna internazionale ‘Look down’ lanciata nel 2022 per fare pressione sui governi e normare lo sfruttamento dei fondali evidenziando i rischi derivanti dal deep sea mining; ma anche il Trattato Globale per la tutela dell’Alto Mare, raggiunto a marzo 2023 dopo anni di negoziati, che propone di inserire entro il 2030 il 30% dei mari in aree protette, per salvaguardare e recuperare la natura marina.
Un approccio interdisciplinare
Lo scorso anno, inoltre, la WTO ha approvato una raccomandazione per limitare e proibire i sussidi che danneggino gli stock ittici di tutto il mondo e 175 hanno approvato una risoluzione storica all’Assemblea ONU per l’Ambiente per porre fine all’inquinamento da plastica e raggiungere un accordo internazionale legalmente vincolante entro il 2024 (Plastic Treaty). Ora abbiamo il compito di ‘cavalcare’ questa onda e mettere in campo partenariati che uniscano aziende private, ricercatori, istituzioni ed enti no profit, per facilitare la collaborazione tra i settori e sviluppare ed espandere programmi per la conservazione dell’oceano, sempre mettendo al centro il ruolo della ricerca scientifica.
Fondamentale è anche avere un approccio interdisciplinare, coinvolgendo anche esperti del mondo della cultura, dell’arte, dell’educazione, del food, della comunicazione, del design, dell’architettura: in questo il ruolo dell’UNESCO è cruciale, poiché crea occasioni di confronto, partecipazione e unione valorizzando possibili collaborazioni interdisciplinari”.
L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite
L’Oceano copre il 71% della superficie del nostro pianeta ma si stima che circa solo il 25% dei fondali oceanici sia attualmente mappato. La UN Ocean Decade (2021-2030) intende come prima cosa promuovere il ruolo delle scienze del mare come strumento per lo sviluppo sostenibile e per la implementazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dei suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
“Questi dieci anni sono fondamentali per invertire la rotta: quello che otterremo – o che non otterremo – avrà conseguenze di enorme portata per il polmone blu del nostro pianeta. Come IOC/UNESCO riteniamo che la base da cui partire sia l’educazione: da qui nasce il nostro impegno per l’iniziativa di Ocean Literacy (Educazione all’oceano) che mira ad aumentare la consapevolezza su ciò che possiamo fare per proteggere la salute del nostro oceano e di cosa l’oceano faccia ogni giorno per noi.
L’educazione rappresenta la chiave di volta per poter raggiungere, uno alla volta, tutti gli obiettivi per il 2030. Per questo – aggiunge Francesca Santoro – stiamo realizzando partnership a livello globale per portare l’oceano nelle classi di ogni grado, spingendo affinché l’Ocean Literacy venga inserita nei programmi scolastici di tutto il mondo entro il 2025, realizzando toolkit e framework pensati per offrire ad aziende, decisori politici e autorità educative strumenti, ricerche, casi di studio e metodologie per diffondere l‘ABC della conoscenza del mare”.
Gli eventi IOC/UNESCO per World Oceans Day: tra mostre a Venezia e webinar su Ocean Literacy
In occasione dell’UN World Oceans Day, IOC/UNESCO ha dunque previsto un ricco programma di eventi su tutto il territorio e anche online, per coinvolgere istituzioni, esperti, cittadini, artisti, rappresentanti di aziende provenienti dai settori più diversi e raccontare tutte le sfaccettature dell’oceano, sottolineando il ruolo dell’Ocean Literacy.
Summer School per salvare il Mediterraneo – Si parte il 5 giugno alle Isole Tremiti, dove fino al 9 giugno si terrà la Summer School dal titolo “Bionomia marina delle Isole Tremiti” dedicata a studenti universitari, organizzata dall’Università degli Studi Aldo Moro di Bari grazie al contributo e al supporto di IOC/UNESCO ed E.ON nell’ambito del progetto Save The Wave, che ha l’obiettivo di tutelare e ripristinare gli ecosistemi marini del Mediterraneo.
La Summer School
La Summer School vuole far conoscere e monitorare la biodiversità e gli habitat marini locali, con particolare attenzione alla formazione sulle tecniche di ripristino e reimpianto di Posidonia oceanica e alla prateria impiantata al largo delle Isole Tremiti lo scorso anno, proprio nell’ambito del progetto. L’8 giugno inoltre si svolgerà un evento divulgativo aperto al pubblico con la proiezione del documentario “Il tesoro delle Isole Tremiti” prodotto da National Geographic e momento di dialogo con gli studenti della Summer School.
Save The Wave è stato realizzato anche a Mondello (PA) dove, invece, dal 5 all’8 giugno saranno realizzati laboratori a cura del biologo marino Antonio Scannavino, in collaborazione con le associazioni Water Experience e Nemosub di Mondello. La Summer School siciliana coinvolgerà gli studenti del Liceo Galilei Galileo di Palermo che avranno la possibilità di acquisire competenze tecniche sulla tutela e rigenerazione degli ecosistemi marini di partecipare ad un’esperienza di riforestazione attraverso l’uso di semi e talee di Posidonia oceanica.
Programma della “Settimana dell’Oceano”
L’Ocean Literacy per tutti – Nella “Settimana dell’Oceano”, l’Ocean Literacy sarà al centro di vari momenti formativi.
Martedì 6 giugno (ore 15 – online) si terrà il webinar – dedicato in particolare ad educatori e insegnanti – “L’educazione all’Oceano nel Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile”, organizzato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito in collaborazione con l’UNESCO: verrà affrontato il tema dell’Ocean Literacy nell’ambito del più ampio tema dell’educazione allo sviluppo sostenibile e sarà l’occasione per presentare “A new blue curriculum: Toolkit for policymakers”, pensato per offrire a decisori politici e autorità educative strumenti, ricerche, casi di studio e metodologie per diffondere l’ABC della conoscenza del mare.
Mercoledì 7 giugno (ore 15 – online) si terrà la “English Masterclass on Ocean Education”, rivolta ad educatori provenienti da ogni parte del mondo che potranno interagire con gli esperti UNESCO e della società civile su come affrontare le questioni ambientali e oceaniche, incluso il tema dell’eco-ansia, specialmente con i più giovani.
Giovedì 8 giugno (ore 12.30), Francesca Santoro (Senior Programme Officer IOC/UNESCO) prenderà parte all’evento principale delle Nazioni Unite per il World Oceans Day insieme a Jean-Marc Pontroué, CEO di Panerai per annunciare la continuazione del partenariato tra IOC/UNESCO e Panerai che – in particolare con la “Panerai Ocean Conservation Initiative” – intende promuovere il programma “Ocean Literacy”, nell’ambito dell’Ocean Decade.
Sempre in occasione del World Oceans Day (8 giugno – ore 14.30), Francesca Santoro porterà l’Ocean Literacy alla post-conference “The Ocean and Seas in Geographical Thought” organizzata dalla International Geographical Union presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia con una lecture dal titolo “Ocean Literacy With and For All: empowering stakeholders to drive ocean action“.
Gli eventi a Venezia per l’8 giugno – Nella giornata di giovedì 8 giugno, a fare da sfondo alle celebrazioni dell’Oceans Day di IOC/UNESCO sarà soprattutto Venezia, con i numerosi appuntamenti gratuiti (su prenotazione) organizzati principalmente a Palazzo Zorzi, sede dell’Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa, per sensibilizzare le persone all’importanza dell’oceano.
La mostra itinerante “Ocean&Climate Village“
Ocean&Climate Village – Palazzo Zorzi accoglierà la mostra itinerante “Ocean&Climate Village” dedicata al nesso tra oceano e clima: un’esperienza multisensoriale e formativa, progettata in un’ottica di co-creazione, collaborazione e condivisione delle conoscenze per riconnettere le persone all’oceano. In questa occasione sarà presente anche l’installazione Feel the Change, un’installazione interattiva che permette alle persone di toccare con mano gli effetti del cambiamento climatico negli ecosistemi marini, per sentirli più da vicino. Un viaggio sensoriale che mette a confronto alcune riproduzioni in 3d di specie marine sane, come appaiono naturalmente, con le stesse danneggiate dall’aumento della temperatura dell’acqua e dall’acidificazione. La mostra sarà visitabile gratuitamente l’8 giugno dalle ore 10 alle ore 18.
Laboratori per bambini e bambine alla scoperta del plancton – Presso Forte Marghera (ore 9.30 – 14), i bambini e le bambine saranno coinvolti nei laboratori dell’Asilo della Laguna, il progetto realizzato da IOC/UNESCO insieme al Gruppo Prada nell’ambito del progetto educativo SEA BEYOND, e con il supporto del Comune di Venezia, che prevede un programma educativo basato sui principi dell’outdoor education. Tante le attività previste, tra cui esplorazione del luogo e studio del plancton in collaborazione con Marta Musso, giovane biologa marina insignita del premio Donna di Mare 2022 da IOC/UNESCO, che farà tappa a Venezia con il suo furgone adibito a laboratorio dedicato al microcosmo del plancton nell’ambito del “POSSEA verso SEIF”, un tour realizzato con il supporto di Fondazione Acqua dell’Elba per le attività di avvicinamento al festival SEIF 2023 – Sea Essence International Festival. Inoltre, sabato 10 giugno la giornata sarà dedicata ai bambini e alle bambine dell’Asilo della Laguna e alle loro famiglie: previste biopasseggiate alla scoperta della ricchezza della biodiversità di questo magnifico ambiente di transizione che è la laguna di Venezia.
Tra storia, architettura e acqua
Nel pomeriggio di giovedì 8 giugno (ore 15) visita guidata alla città di Venezia, realizzata da IOC/UNESCO in collaborazione con Venezia da Vivere, il museo di Palazzo Grimani, e la Fondazione Querini Stampalia, l’Architetto Raffaele Dessì illustrerà la relazione fra storia e architettura, con l’acqua a fare da filo conduttore e con arrivo a Palazzo Zorzi.
Proiezione del documentario “Lagunaria” e dibattito su Blue Economy – Per concludere la giornata di giovedì 8 giugno (ore 18) a Palazzo Zorzi si terrà la proiezione del documentario “Lagunaria”, prodotto da Ginko Film per la regia di Giovanni Pellegrini: una rappresentazione cinematografica di Venezia della sua laguna, delle sue tradizioni e del suo rapporto con l’acqua. Seguirà un dibattito sulle sfide e opportunità delle città costiere per sviluppare una Blue Economy più sostenibile cui parteciperanno: Francesca Santoro (IOC/UNESCO Ocean Literacy Senior Programme Office), Giovanni Pellegrini (regista del film “Lagunaria”), Filippo Perocco (autore delle musiche del film e docente presso il conservatorio Benedetto Marcello di Venezia), Raffaele Maddaluno (antropologo), Daniele Brigolin (docente di pianificazione urbana presso IUA).