“Già da settembre avremo 4mila posti in più, per un totale di circa 18mila studenti in tutta Italia che potranno intraprendere la carriera di medico. E’ un’apertura che abbiamo fortemente voluto. Un’opportunità per i ragazzi ma anche una risposta rapida alle necessità del sistema sanitario“. Ad annunciarlo è il ministro dell’Università, Anna Maria Bernini, in un’intervista a Il Giornale. Interpellata sull’abolizione del numero chiuso, “dobbiamo contemperare il diritto allo studio e alla scelta con la realtà.
“L’apertura indiscriminata comporterebbe – evidenzia Bernini – un abbassamento della qualità dell’offerta formativa e non risolverebbe il nodo delle specializzazioni, rischiando di inflazionare la professione. La stima del fabbisogno è chiara: occorrono 30mila nuovi medici nei prossimi sette anni. Ora dobbiamo indirizzarli nei giusti settori”.
Le promosse del Ministro Bernini per il futuro dell’università italiana
Per Bernini, “la riforma del numero chiuso passa anche per un intervento sulle specializzazioni. Con il ministro Schillaci vogliamo ottimizzare e rendere meno burocratici gli accessi, creando dei meccanismi di incentivo affinché non vi siano squilibri come sulla medicina d’urgenza. È il secondo step su cui stiamo lavorando”.
Parlando del progetto Erasmus italiano, questo “è un’opportunità per i nostri studenti che potranno fare esperienze formative di qualità rimanendo in Italia. Rientra negli obiettivi del Pnrr per potenziare la nostra offerta formativa. Permetterà agli studenti di costruire un percorso sempre più personalizzato. Saranno riconosciuti i crediti di esami sostenuti in altri atenei. Entro novembre l’Erasmus nazionale sarà realtà in tutta Italia“, sottolinea Bernini.