La pluriennale collaborazione tra l’Università di Genova e l’Istituto Idrografico della Marina ha permesso la realizzazione di un progetto congiunto che prevede lo sviluppo di ricerche scientifiche a bordo di Nave Vespucci in occasione del giro del mondo 2023-2025. Questo progetto multidisciplinare coinvolge scienziati e ricercatori dell’Ateneo genovese, provenienti da diversi dipartimenti e coordinati dal Centro del Mare. Tra le varie attività già programmate si evidenziano studi sul moto e sul cordame della nave, studi sul vapore acqueo atmosferico, osservazione dei cetacei, definizione di un glossario multilingue dei termini della navigazione, scambi culturali tramite consegna di libri tradotti in italiano dei vari paesi d’approdo della Nave, studi giuridici di diritto marittimo e una mostra di disegni.
L’Istituto Idrografico della Marina concorre alla sicurezza della navigazione e alla salvaguardia della vita umana in mare, assicurando la produzione e l’aggiornamento della documentazione nautica ufficiale, relativa alle acque di interesse nazionale. A questi si associano i compiti di concorrere alla conoscenza e valorizzazione di tutto quanto legato all’ambiente marino da un punto di vista scientifico, tecnologico e ambientale nonché quello di curare la formazione del personale da adibire a funzioni idrografiche e oceanografiche mediante l’organizzazione di corsi aperti anche alla partecipazione di studenti universitari e di cittadini stranieri. Proprio su questi due specifici compiti si basa la stretta collaborazione con l’Università di Genova.
“Al fine di valorizzare al meglio il proprio tesoro di competenze e conoscenze culturali, scientifiche e tecnologiche sul mare, l’Università di Genova ha di recente sviluppato al suo interno un approccio innovativo per favorire la cooperazione tra scienziati e di conseguenza potenziare le attività di ricerca e formazione, istituendo un centro strategico denominato “Centro del Mare” “ – dichiara Marco Giovine, presidente del Centro del Mare dell’Università di Genova e coordinatore per parte UniGe del progetto Vespucci –.
“Questa modalità di aggregazione ci ha permesso di affrontare in modo più efficace sfide complesse laddove l’interdisciplinarità rappresenta l’unica modalità possibile per rispondere alla richiesta. Questo progetto, sviluppato insieme all’Istituto Idrografico della Marina, rappresenta un esempio concreto di questo approccio, dove si fondono in un unicum armonico l’attività di ricerca scientifica avente per oggetto le scienze del mare e della navigazione che utilizza tecnologia avanzata, con le metodologie di studio più tipiche delle scienze sociali e umane”.