L’esperto di archeoastronomia Nicola Giuliano ha scritto un saggio intitolato “Giochi di luce. Nella chiesa della Santissima Annunziata a vico Equense, primi sviluppi“. Nel saggio di Giuliano si legge: “La chiesa della Santissima Annunziata a Vico Equense fu eretta per volere del vescovo Giovanni Cimino agli inizi del XIV secolo, probabilmente tra il 1320 ed il 1330, costruita su un costone roccioso alto circa novanta metri, a picco sul mare”.
L’esperto Giuliano continua nel suo saggio: “importanti lavori di restauro furono apportati principalmente alla facciata, tra il 1773 ed il 1792, per volere del vescovo Paolino Pace. Altri importanti lavori di restauro sono stati effettuati alla fine del XX secolo, a seguito dei danni subiti dal terremoto del 1980. La chiesa è stata riaperta al culto il 26 agosto 1995 dopo quindici anni di chiusura”.
La Chiesa della Santissima Annunziata
Lo studioso aggiunge: “La chiesa della Santissima Annunziata è uno dei pochissimi esempi di architettura gotico/barocca della costiera sorrentina. All’interno presenta tre navate, una centrale e due laterali, divise tramite sei colonne in tufo oggi inglobate in grossi pilastri, mentre la zona dell’altare maggiore è a forma di abside pentagonale
con volta a costolone”.
Giuliano prosegue nel suo saggio: “Si è deciso di intraprendere lo studio di questa struttura in quanto la festività della Madonna Annunziata cade a ridosso dell’equinozio di primavera (25 marzo) con l’intento di verificare la possibilità di giochi di luce che si potrebbero manifestare all’interno e che potrebbero segnare il periodo equinoziale o liturgico.
Primi rilievi
L’esperto scrive ancora: “I primi rilievi di orientamento della struttura sono stati effettuati con il metodo gnomonico il giorno 11 settembre 2022. Si è rilevato che l’asse centrale della chiesa, cioè l’orientamento, è collocato a 135°/315° di azimut. Di seguito si è passati all’analisi interna della struttura osservando le finestre e valutando possibili traiettorie della luce verso potenziali punti di riferimento”.
La navata centrale
Lo studioso Giuliano scrive ancora: “In fondo alla navata sinistra troviamo la cappella dedicata a Santa Anna, con l’altare e due urne funerarie poste sulle pareti laterali. In origine la porta del tabernacolo sull’altare doveva avere applicate delle decorazioni: lo testimoniano i segni lasciati sulla porta, ornamenti forse preziosi, che nel corso del tempo saranno stati tolti o addirittura rubati. In questa cappella, oltre al tabernacolo, ci potrebbero essere anche altri riferimenti che si potrebbero considerare a scopo calendariale in quanto, grazie all’orientamento della chiesa, l’oculo gnomonico, così come una meridiana, disegna traiettorie diverse di luce tutto l’anno”.
Come rilevare il giorno dell’allineamento partendo dalle misure di azimut e altezza
Inoltre, il ricercatore Giuliano riferisce che: “La prima misurazione da rilevare è l’asse perpendicolare tra oculo e tabernacolo, che in questo caso è vicina all’asse stesso di orientamento della chiesa: 135 gradi di azimut e quando il sole transiterà in quella posizione il raggio di luce dovrebbe trovarsi in prossimità del tabernacolo. La seconda misurazione da rilevare è quella dell’altezza, tale misura corrisponde all’angolo di inclinazione espresso in gradi, tra la linea di orizzonte e l’altezza della finestra (fig.13).
Lo studioso Giuliano aggiunge nel suo saggio: “Dopo aver rilevato i due parametri, cercando di ridurre al minimo il margine di errore (+/- 2°), con l’ausilio di programmi che indicano l’esatta posizione di un astro nella data e nell’ora prescelte (ad esempio Stellarium e LunaSolCal), si passa all’individuazione del giorno in cui i due valori, altezza e azimut, corrispondano per far sì che l’evento luminoso si manifesti. In questa circostanza, i parametri di azimut e altezza corrispondevano, a grandi linee, con il transito del sole nel giorno dell’equinozio“.
Lo studioso Giuliano prosegue, scrivendo: “Il 17 settembre 2022 nel secondo giorno scelto per i rilievi, grazie ai parametri favorevoli, ottenuti dai primi rilievi, si è deciso di effettuare un secondo giorno di verifiche atto ad ottenere una maggiore precisione sull’allineamento tra oculo e tabernacolo. Fatti i dovuti calcoli, ci siamo trovati sul posto in anticipo per osservare la traiettoria del percorso luminoso e per prendere nota dell’ora esatta di quando la luce solare diretta si troverà a centrare l’altare, così da poter stabilire l’esatto orientamento con il valore in azimut“.
Gli straordinari giochi di luce
Lo studioso riferisce in particolare che: “Alle ore 15:35 UTC+2 di sabato 17 settembre 2022, il sole si allinea con il centro dell’altare, raggiunti i 233,3° di azimut, quindi poco prima (1,7° azimut) dell’allineamento della chiesa (fig. 14). I dati di azimut precisi, hanno ulteriormente confermato la possibilità che nel giorno dell’equinozio, che sia di primavera o di autunno e solo in quei giorni, il sole che entra dall’oculo andrà a posizionarsi al centro dell’altare, sul tabernacolo, definendo con buona precisione il giorno equinoziale“.
Al riguardo l’esperto Giuliano scrive: “Data importante per la chiesa, in quanto il giorno della Pasqua viene tutt’ora calcolato partendo dall’equinozio di primavera e che cadrà la prima domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio. (Es. Pasqua 2023: equinozio di primavera 20 marzo, prossima luna piena 6 aprile, prima domenica dopo plenilunio: 9 aprile, giorno di Pasqua)”.
22 settembre 2022 giorno dell’equinozio di autunno
Lo studioso Giuliano scrive ancora: “Il 22 settembre ci siamo trovati nella chiesa della Santissima Annunziata a Vico Equense e, con il consenso del sacerdote, abbiamo dato il via alle riprese per acquisire il video dell’intero evento luminoso, che vede la luce solare diretta entrare dall’oculo e, nel corso del tempo, spostarsi da sinistra a destra nella cappella in fondo alla navata sinistra”.
L’esperto Giuliano aggiunge: “In fondo alla navata destra troviamo la cappella dedicata al Santissimo Sacramento, con al centro il bellissimo altare settecentesco che in origine era collocato nella navata centrale, poi spostato per volere dell’arcivescovo Felice Cece (1936-2020) durante gli ultimi lavori di rifacimento e sostituito oggi da una semplice mensa.
L’esperto Giuliano scrive inoltre che “Nei rilievi del 22 settembre, si è osservato il manifestarsi di un altro gioco di luce che si verifica in prossimità del tabernacolo posto sull’altare di destra, dove da un oculo simile (figura 22) a quello della navata sinistra, ma di disegno diverso, a croce, entra il raggio di sole che lo illumina il giorno degli equinozi (figura 21). Il raggio di luce si allinea centralmente con l’altare, illuminando la parte alta del tabernacolo, all’altezza del simbolo dell’ostia, raggiunti i 234,8° di azimut e 34,1° di altezza.
Scelta del punto di riferimento da considerare
Lo studioso Giuliano continua nel suo saggio, scrivendo: “Pertanto si è deciso di effettuare dei nuovi rilievi il 25 Marzo 2023, giorno della ricorrenza della Madonna Annunziata alla quale è dedicata la chiesa. Dalla foto a lato si evince come la luce solare diretta che entra dall’oculo cruciforme, vada a posizionarsi in prossimità del sacro sigillo di consacrazione, posto davanti al tabernacolo, ma non sopra. L’allineamento si è verificato raggiunti i 234,5° di azimut e i 36,4° di altezza.
Lo studioso prosegue “Dato che in questa ricorrenza importante il raggio di luce non si sovrappone a nessun punto di riferimento considerevole, questo gioco di luce è da escludere ai fini calendariali a scopo liturgico, perché probabilmente è casuale e non voluto, oppure frutto di errori di calcolo. Quanto rilevato all’altare della navata destra non gode della stessa importanza dell’altare della navata sinistra, in quanto di recente collocazione”.
Il ricercatore conclude: “Tale evento luminoso andava comunque studiato, poiché del manifestarsi se ne è persa la memoria e anche perché potrebbe svelarci ancora altro. Con buona probabilità all’interno della chiesa della Santissima Annunziata, si potranno trovare altri giochi di luce: ierofanie che segnano il tempo, suggestionando i fedeli con la manifestazione del divino. La riscoperta di questa meravigliosa arte nei luoghi di culto è solo all’inizio”.