La prospettiva di andare nello spazio per migliorare la vita della Terra è alla base di un nuovo accordo tra il Policlinico Torino ed Esa che hanno firmato oggi un memorandum of intent per sviluppare collaborazioni, scambi e formazione in ambito aerospaziale, in particolare per quel che concerne l’osservazione satellitare della Terra da cui trarre dati e strategie utili in campi come la gestione delle emergenze, climatiche o ambientali ad esempio, i servizi di Protezione civile, la lotta all’inquinamento, l’efficientamento energetico.
Un accordo quadro che prevede, fra le varie cose, la condivisione di conoscenze, l’organizzazione di attività di studio e ricerca ma anche la possibilità per ricercatori e ricercatrici dell’ateneo torinese di diventare visiting researchers all’Agenzia spaziale europea, in particolare al Centro europeo per l’osservazione della Terra, Esrin, di Frascati. “È un accordo – sottolinea la direttrice dei programmi di osservazione della Terra dell’Esa e capo dell’Esrin, Simonetta Cheli – che rafforza la collaborazione con il Politecnico con cui l’Esa lavora da anni. C’è grande bisogno di recuperare competenze giovani e questo accordo lo renderà sempre più possibile. Potremo ospitare ricercatori, studenti e ricercatori, coinvolgere esperti del Politecnico per preparare missioni future, definire collaborazioni su analisi di dati, ad esempio sulla gestione delle emergenze o per monitorare aree verdi e qualità dell’aria“.
“Il nostro ateneo – sottolinea il rettore, Guido Saracco – ha tutte le competenze necessarie. Il settore aerospazio è quello in cui abbiamo più investito in risorse umane per dare forza alla ricerca in un settore che sul nostro territorio è un motore economico strategico. E che con questo accordo si rafforzerà sempre di più“.