“Nei colloqui preliminari avviati dalla struttura con la regione Emilia-Romagna ho constatato il grande impegno e lo sforzo per definire un piano integrato di gestione eccezionale dei rifiuti urbani, dei quali si conta di smaltire oltre 150mila tonnellate entro metà settembre prossimo“: è quanto ha affermato il commissario straordinario alla ricostruzione in Emilia-Romagna, Francesco Paolo Figliuolo, in audizione alla commissione Ambiente. “Supporterò appieno la regione nella soluzione delle tematiche più spinose connesse al trattamento delle macerie e dei fanghi affinché la loro gestione non aggravi la tenuta generale del sistema. A breve individuerò nei presidenti di regione i subcommissari con i quali lavoreremo conducendo i necessari approfondimenti,” ha proseguito, ricordando che, in merito alla ricostruzione per il 2023, sono stati stanziati un miliardo e 28 milioni di euro, per il 2024 e 2025 sono invece previsti rispettivamente 750 milioni e 841 milioni. “Opereremo innanzitutto cercando di impiegare nel miglior modo possibile quanto reso disponibile per il 2023, procedendo secondo norma, allo stesso tempo costruiremo il quadro delle esigenze da soddisfare per il ’24 e ’25 e chiederemo, qualora necessario, di integrare le risorse con misure ad hoc coerenti in termini temporali con le reali capacità di spesa“.
“Sono sinceramente e profondamente convinto che troverò in tutti massimo supporto – ha proseguito Figliuolo – perché ritengo ancora una volta che senza un lavoro di squadra non si possano perseguire obiettivi e sono certo di potere contare sulla popolazione dell’Emilia Romagna, della Toscana e delle Marche, nonché naturalmente sulle istituzioni territoriali“.
A partire dal primo maggio 2023 “sette provincie dell’Emilia Romagna sono state colpite da due eventi alluvionali straordinari” con precipitazioni pari a “4 miliardi di metri cubi d’acqua, cioè una portata eccezionale” se si considera che “l’Emilia Romagna consuma in un anno 1,4 miliardi di metri cubi d’acqua per uso civile, industriale” e per l’agricoltura, ha affermato Figliuolo,. I corsi d’acqua esondati e che “hanno allagato campi e città” sono stati 23. “Oltre alle 17 vittime e ai 23mila sfollati, le stime dei danni contano decine di migliaia di edifici allagati dall’acqua e dal fango, migliaia di imprese agricole colpite, 782 strade parzialmente o totalmente interrotte e 1105 frane principali in 83 comuni“. Gli eventi alluvionali, ha proseguito il commissario “hanno interessato anche le Marche e la Toscana con numerose strade e infrastrutture interrotte o inagibili, frane, smottamenti, esondazioni, allagamenti, danni a case e ad attività produttive e commerciali“.
“Il primo focus va sul dissesto idrogeologico sul quale stiamo già lavorando. La prima cosa che farò, non appena avrò le risorse e dopo aver fatto la ricognizione, sarà erogare i fondi partendo dai Comuni più piccoli e più esposti“. “Bisogna fare in maniera veloce, non affrettata, ma fare bene: essere sicuri di dare a chi effettivamente ha avuto il danno. Io vengo dalla Basilicata e purtroppo nel terremoto che colpì negli anni ’80 la Basilicata e l’Irpinia si assistette e fenomeni che qui sicuramente non capiteranno, però ritengo che a tutti i livelli un minimo di controlli veloci informatizzati vanno comunque fatti perché io, e voi parlamentari me lo insegnate, abbiamo il dovere morale e cogente di dare a chi ha patito i danni,” ha concluso Figliuolo.