I ricercatori hanno individuato un gruppo di proteine utili a predire chi si ammalerà di Alzheimer 25 anni dopo. Si tratta di uno studio di recente pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine mostra che se una combinazione di queste molecole è presente in adulti di mezza età, è più alto il rischio di sviluppo di Alzheimer nei decenni a venire. Lo studio è stato condotto da Keenan Walker del National Institute of Aging statunitense insieme a colleghi della Johns Hopkins University di Baltimora. Gli esperti hanno misurato un totale di oltre 4.800 proteine in oltre 10.000 adulti di mezza età (45-65 anni) per un periodo di studio di 25 anni.
Questo sforzo massiccio ha permesso di trovare 32 proteine legate al rischio di demenza in età avanzata. Mentre molti di questi marcatori sono stati trovati anche in passato nel cervello (e quindi sarebbero difficili da misurare e monitorare), alcune delle proteine che nello studio sono risultate più fortemente associate al rischio di demenza, come GDF15, erano associate a tessuti esterni al cervello, ad esempio nel sistema immunitario.
“Sebbene, prese singolarmente, le proteine associate alla demenza non abbiano fornito una previsione altamente accurata del rischio di demenza a 25 anni, in combinazione, hanno aggiunto un valore predittivo a un gruppo di variabili demografiche e cliniche che sono di per sé forti predittori del rischio di demenza“, scrivono gli autori. In futuro queste molecole potrebbero costituire la base di un test clinico predittivo del rischio di Alzheimer.