Aumento delle temperature: l’esigenza di raffreddamento varia a secondo del Paese

L'aumento delle temperature sta gia' guidando la domanda di raffreddamento ed e' stato stimato che entro il 2050 l'energia richiesta dal raffreddamento potrebbe essere l'equivalente della capacita' elettrica combinata di Stati Uniti, Unione europea e Giappone
MeteoWeb

Svizzera, Regno Unito e Norvegia sperimenteranno il maggiore aumento relativo del fabbisogno di raffreddamento se l’aumento della temperatura media globale supera 1,5 C e sale a 2 C sopra i livelli preindustriali, secondo uno studio di modellazione dell’Universita’ di Oxford pubblicato su Nature Sustainability. I risultati suggeriscono anche che i Paesi dell’Africa sub-sahariana avranno il maggiore aumento dei requisiti di raffreddamento.

L’accordo di Parigi mira a limitare l’aumento della temperatura media globale a 1,5 C. L’aumento delle temperature sta gia’ guidando la domanda di raffreddamento ed e’ stato stimato che entro il 2050 l’energia richiesta dal raffreddamento potrebbe essere l’equivalente della capacita’ elettrica combinata di Stati Uniti, Unione europea e Giappone nel 2016, come riportato dall’Agenzia internazionale per l’energia (AIE).

Sulla base di un modello di circolazione generale atmosferico globale e di dati climatici storici per il periodo 2006-2016, Jesus Lizana, Nicole Miranda e colleghi hanno stimato le variazioni annuali dei gradi giorni di raffreddamento (Cdd) se il limite di 1,5 C viene superato e il riscaldamento aumenta a 2 C.

I Cdd confrontano la temperatura esterna media di una regione con una temperatura di base standard (in questo caso 18 C), per determinare l’esposizione alla temperatura e i requisiti di raffreddamento. I risultati mostrano che i Paesi sub-sahariani piu’ caldi (come la Repubblica Centrafricana, il Burkina Faso, il Mali, il Sud Sudan e la Nigeria) avrebbero il maggiore aumento della domanda di raffreddamento.

I Paesi piu’ freddi del Nord del mondo (come Svizzera, Regno Unito, paesi scandinavi, Austria, Canada, Danimarca, Nuova Zelanda e Belgio) dovranno affrontare i maggiori aumenti relativi del numero di giorni che richiedono il raffreddamento. Gli autori sostengono che ci sono ancora incertezze su quando questi aumenti di temperatura si verificheranno in diversi Paesi e sul ruolo che giocheranno i cambiamenti in altri parametri, come l’umidita’.

Tuttavia, sulla base dei risultati concludono che anche piccoli cambiamenti nelle temperature influenzeranno l’esposizione al calore e la domanda di raffreddamento, determinando la necessita’ di adattamenti.

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