Forti temporali continueranno a colpire il Nord Italia anche domani, sabato 22 luglio, dopo i fenomeni violenti di maltempo di oggi, con grandine grossa, forti venti e persino un tornado. Anche nelle prossime ore, rimane alto il rischio di nubifragi, grandine e forti raffiche di vento. La conferma sul maltempo di domani arriva anche dai consueti bollettini meteo della Protezione Civile, che ha valutato di non diramare l’allerta nazionale. Nonostante questo, è prevista ancora allerta meteo arancione in Lombardia e gialla in altre 4 regioni: Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna.
Di seguito, i dettagli dei bollettini meteo della Protezione Civile per le giornate di 22 e 23 luglio.
Precipitazioni:
– sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale anche in forma organizzata, su Lombardia sud-orientale, Triveneto e pianura emiliana, con quantitativi cumulati puntualmente moderati;
– da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sul resto della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, sull’entroterra ligure e sull’alta Toscana, con quantitativi cumulati generalmente deboli.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: massime molto elevate al Sud e sulla Sardegna, elevate sulle regioni centrali della penisola, con punte molto elevate specie sulla fascia collinare delle Marche, nelle conche e valli dell’Umbria e nelle zone di pianura interne di Lazio e Toscana centro-meridionale.
Venti: localmente forti dai quadranti occidentali sui crinali dell’Appennino centro-settentrionale, campano e lucano e sui rilievi più alti della Sardegna.
Mari: localmente molto mosso il Mar Ligure.
Bollettino di Vigilanza Meteorologica Nazionale per il 23 luglio 2023
Precipitazioni:
– sparse nella notte, a prevalente carattere di rovescio o temporale anche in forma organizzata, sulla pianura lombarda e su quella del Piemonte nord-orientale, con quantitativi cumulati puntualmente moderati;
– da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale a prevalente evoluzione diurna, lungo i settori alpini e prealpini, con quantitativi cumulati generalmente deboli.
Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature: massime molto elevate al Sud e sulla Sardegna, elevate sulle regioni centrali della penisola e sulla Romagna, con punte molto elevate specie sulla fascia collinare delle Marche, nelle conche e valli dell’Umbria e nelle zone di pianura e vallive interne di Lazio e Toscana centro-meridionale.
Venti: localmente forti dai quadranti occidentali sui crinali dell’Appennino centro-settentrionale, campano e lucano e sui rilievi più alti della Sardegna.
Mari: nessun fenomeno significativo.
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