Caldo, i cardiologi: “Misurare la pressione e attenzione ai farmaci”

Con le temperature roventi di questi giorni, milioni di italiani, soprattutto anziani, sono alle prese con la difficile gestione di terapie e cure farmacologiche contro malattie croniche e, in particolare, l'ipertensione.
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Con le temperature roventi di questi giorni, milioni di italiani, soprattutto anziani, sono alle prese con la difficile gestione di terapie e cure farmacologiche contro malattie croniche e, in particolare, l’ipertensione. La corretta gestione delle terapie abituali, avvertono gli specialisti, è infatti fondamentale e va considerato che il caldo estremo potrebbe richiedere delle modifiche alle cure. Sorvegliata speciale è, in particolare, la pressione alta o ipertensione, condizione che interessa ben 7 over-65 su 10.

La prima regola avverte il presidente della Società italiana di cardiologia (Sic), Pasquale Perrone Filardi, è quella di misurare spesso la pressione arteriosa e grande attenzione va rivolta anche alla conservazione dei medicinali. “L’esposizione al caldo eccessivo – spiega Perrone Filardi all’ANSA – è più pericolosa rispetto a quella al freddo eccessivo, e ciò vale soprattutto per i soggetti cardiopatici”. In generale, avverte, “è bene che questi pazienti continuino le terapie cui sono sottoposti senza interromperle, ma le persone ipertese richiedono una valutazione particolare da parte del medico”.

Le alte temperature infatti, chiarisce l’esperto, tendono a provocare un abbassamento della pressione anche nei soggetti che abitualmente soffrono di pressione alta. Negli anziani in particolare, afferma, il rischio è quello della disidratazione: “Bevendo poco, perchè spesso non avvertono lo stimolo della sete, l’anziano iperteso introduce una quantità di acqua insufficiente nell’organismo e questo determina la produzione di un minore volume di sangue circolante, fatto che, a sua volta, porta ad un conseguente calo della pressione con rischi di malori e cadute”. Regola fondamentale dunque è, innanzitutto, “misurare più frequentemente la pressione, anche più volte al giorno, ma con queste temperature alte è bene farlo a casa utilizzando l’apposito dispositivo e senza uscire durante le ore più afose”.

Se negli anziani, la pressione “dovesse risultare costantemente sotto il valore di 120-60 – precisa il cardiologo – allora è bene parlare col medico, che può decidere un alleggerimento della terapia antipertensiva abituale fino ad una sua sospensione temporanea nel periodo più caldo”. Seconda regola per gli anziani è quella di bere molto: ciò previene la disidratazione, aumenta il volume di sangue e, di conseguenza, la pressione arteriosa. A ciò si aggiungono i consigli di buon senso ma che, afferma il presidente Sic, “è bene ribadire: soprattutto per cardiopatici e anziani, stare a casa il più possibile evitando le ore calde ricordando che i colpi di calore sono più frequenti proprio negli anziani e possono essere particolarmente gravi. Inoltre, evitare di entrare e uscire repentinamente da ambienti condizionati andando incontro a pericolosi sbalzi di temperatura”.

Dello stesso parere anche il presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, Andrea Ungar: “Gli anziani, con le alte temperature, devono misurare spesso la pressione e, se necessario, va rimodulata la terapia antipertensiva con particolare attenzione ai diuretici, che possono essere già compresi nella terapia o somministrati a parte. In caso di abbassamento della pressione, infatti, questi vanno sospesi”. Ma con la colonnina di mercurio che segna livelli record, una grande attenzione è necessaria anche nella conservazione dei medicinali.

I farmaci ad alte temperature possono infatti rovinarsi, perdere efficacia o provocare effetti collaterali. Ad esser più soggetti a deperibilità sono i farmaci per l’epilessia, gli anticoagulanti, gli antipertensivi e quelli per il diabete, come le insuline, che vanno addirittura conservate in frigo. Buona regola è non portare mai i medicinali in borsa in spiaggia nè lasciarli in auto al sole, ma tenerli a casa o in albergo, con temperature più accettabili. Prima di ingerirlo, è poi consigliabile valutare che il farmaco non abbia subito un cambio di colore o consistenza.

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