Caldo, superati i +40°C in Sardegna oggi ma il peggio deve ancora venire: da domani picchi di +45°C

La Sardegna sarà arroventata da un caldo feroce fino a venerdì 21 luglio: alta pressione con epicentro proprio sull'isola
MeteoWeb

La Sardegna nella morsa di un caldo infernale fino a venerdì 21 luglio. Temperature ben oltre i +40°C e l’alto tasso di umidità renderanno il caldo africano ancora più terribile. Mentre oggi nel Sulcis e in alcune zone del centro-nord dell’isola si è arrivati a superare i +40°C, da domani la colonnina di mercurio potrebbe arrivare anche a segnare +45°C o addirittura oltre. “Siamo ancora in balia dell’alta pressione africana che è talmente vasta che riesce ad arrivare sino alla Grecia, avendo il suo epicentro proprio in Sardegna – spiegano all’ANSA dal servizio meteo dell’Aeronautica Militare di Decimomannu – il problema è soprattutto sentito nelle zone interne e la notte quando non c’è ventilazione e l’alta pressione tende anche a comprimere l’aria nei bassi strati con l’accumulo di umidità”.

Le aree più calde saranno il Campidano di Cagliari e di Oristano o la piana di Ottana, mentre si respirerà un po’ di più nelle zone costiere per via dei tassi di umidità più bassi. “Domani – fanno sapere dal servizio meteo Am – si arriverà al di sopra dei +40°C e saranno sempre più estese le zone in cui le temperature aumenteranno oltre questa soglia”. Cagliari è già da bollino rosso oggi e domani, secondo il Ministero della Salute e in tutta l’isola resta l’allerta per le ondate di calore (almeno sino a mercoledì 18). In massima allerta i servizi socio-sanitari.

In quasi tutta la Sardegna (tranne le zone costiere) sarà poi ancora “alto” il pericolo incendio: il nuovo bollettino della Protezione Civile ha confermato l’allerta arancione, che interessa anche l’area di Cagliari. La pericolosità è caratterizzata dal colore arancione e le condizioni sono tali che, ad innesco avvenuto, l’evento, se non tempestivamente affrontato, può raggiungere dimensioni tali da renderlo difficilmente contrastabile con le forze ordinarie, ancorché rinforzate, potendosi rendere necessario il concorso della flotta statale.

Oggi ne sono stati spenti 18, di cui 4 con l’intervento di elicotteri della flotta regionale: a Santa Giusta a Bosa  sono intervenuti un elicottero e il Super Puma. Elicotteri in volo anche a Ovodda, San Gavino Monreale e Decimoputzu. In questo caso le fiamme hanno interessato alcune serre dismesse.

I record del passato

Il meteorologo Matteo Tidili prospetta un’altra settimana da incubo: “da domani si aprirà un lungo periodo di caldo estremo, probabilmente fino al 23-25, caratterizzato da temperature massime costantemente oltre i +40°C su vaste aree dell’isola e possibili picchi compresi tra +45-47°C nelle giornate di martedì, mercoledì e giovedì“, scrive sul suo seguitissimo profilo Fb. E richiama i periodi del recente passato in cui in Sardegna si sono registrate temperature estreme, a cominciare dall’ultima decade del luglio 1983, rimasta impressa nella memoria, soprattutto dei sardi, per gli incendi. Quell’estate in Gallura, sulla collina di Curraggia, il 28 luglio, morirono 9 persone a causa dell’infuriare delle fiamme.

Analizzando tutti gli archivi storici disponibili, Idrografico, Arpas (ex Sar) e Aeronautica Militare, durante quella estenuante ondata di calore si registrarono temperature massime fino a +47°C a Perdasdefogu, Campuomu, Suaredda (San Teodoro) e Sanluri”, ricorda Tidili. “Nell’agosto del 1957 la Sardegna, specie centro-meridionale, venne interessata da una violenta ma veloce avvezione di aria calda sahariana pre-frontale e in quella occasione si toccarono i +47°C a Villacidro e +47,2°C a Muravera, che risulta ad oggi la temperatura più alta mai registrata in terra sarda”. “Si rammenta poi la prolungata fase calda, che conobbe più acuti, tra la fine di giugno e i primi di agosto del 1982 durante la quale tantissime stazioni di rilevamento dell’isola raggiunsero la soglia dei +45°C con massimi di +46,5°C a Muravera e +46,2°C a Capo San Lorenzo“, aggiunge il meteorologo. “Molto caldo poi anche nel 1965, specie a luglio quando localmente si sfiorarono i +46°C. Nell’ultimo ventennio ci siamo avvicinati in diverse occasioni ai +47°C”, prosegue Tidili, citando “i +46,9°C ad Arzachena e +46,8°C a Dorgali nel luglio 2009, +46,7°C a Ottana nel luglio 2011 e poi i più recenti +46,6°C a Fraigas, +46,4°C a Coghinas e +46,3°C a Villa Verde raggiunti ad inizio agosto 2017“.

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