Soltanto una minoranza dei cittadini italiani, pari al 35%, condivide la lotta alle emissioni di anidride carbonica e il progressivo abbandono dei combustibili fossili per tentare di contrastare il cambiamento climatico, a cui attribuiscono i fenomeni meteo estremi delle scorse settimane. A rivelarlo è un sondaggio di Termometro politico, uno dei più affidabili istituti demoscopici italiani.
Secondo il sondaggio, al contrario, il 50% degli italiani non crede che questi fenomeni meteo estremi siano legati al cambiamento climatico e un altro 15%, pur attribuendo questi fenomeni estremi al clima che cambia, non condivide la scelta di provare a combatterlo perchè i sacrifici sarebbero troppo costosi oltre che inutili in quanto le emissioni europee sono molto marginali mentre negli altri Continenti del mondo continuano ad aumentare a dismisura.
Lo spaccato del sondaggio regala un quadro molto confortante in cui la popolazione, nonostante l’emotività del momento (siamo pronti a scommettere che la stessa domanda in un periodo meteorologicamente tranquillo avrebbe risposte ancor più sbilanciate contro le teorie catastrofiste), non si lascia coinvolgere – a maggior ragione dopo l’esperienza Covid – dalla narrazione unica che alcuni politici e giornalisti vorrebbero imporre su un argomento scientifico. Li chiamano “negazionisti“, ma per essere almeno il 50% della popolazione sono un po’ tantini…