La commissione d’inchiesta parlamentare dovrebbe audire esperti indipendenti e senza conflitti di interesse per discutere i dati clinici e scientifici che stanno emergendo e che sono in netta opposizione con l’ideologia scientistica che ancora viene sostenuta. Si dovrebbe partire da come questi vaccini siano stati autorizzati, anche se in via condizionata, in assenza di studi clinici che ne definissero in maniera assoluta la sicurezza e l’efficacia, specialmente nei fragili, a cui veniva data priorità nella somministrazione (v. documento EMA di settembre 2022).
Si dovrebbe poi definire il perché il monitoraggio degli eventi avversi sia stato effettuato in regime di farmacovigilanza passiva (volutamente sottostimando la loro incidenza e prevalenza) e di come questo monitoraggio abbia presentato significative criticità da parte degli organi consultivi del ministero (a partire da AIFA). Inoltre, dovrebbero essere audite le associazioni dei danneggiati dal vaccino, che in questi due anni sono cresciute, insieme con alcuni di questi danneggiati, al fine di raccogliere la loro testimonianza da riportare negli atti insieme con la loro documentazione clinica.
Spero che a presiedere tale commissione sia una persona con senso critico che sappia discernere la verità scientifica e clinica di natura empirica dallo scientismo dogmatico finora imposto nella gestione della pandemia e della campagna vaccinale. Ho molto apprezzato il discorso critico dell’on. Alice Buonguerrieri. È mia personale opinione che potrebbe essere un eccellente presidente della commissione d’inchiesta parlamentare sulla gestione della pandemia e della campagna vaccinale.