“Aeroporto, blackout, mancanza d’acqua: nessuna di queste emergenze è rientrata. Catania sembra precipitata in una spirale dantesca senza altra uscita che l’inferno.” Secondo quanto riportato dal quotidiano Catania Today il bilancio è tragico: “Le fiamme sono arrivate questo pomeriggio, puntuali come ogni ondata di calore, in moltissime zone della città e della provincia. Interessati in quasi tutti i casi dei terreni privati, che sarebbero dovuti essere ripuliti dalle erbacce all’inizio della stagione estiva a spese dei proprietari o su sollecitazione della stessa amministrazione comunale, spesso impotente a fronte di molti casi di irreperibilità.
Secondo l’ultimo report del comando provinciale dei vigili del fuoco, aggiornato alle ore 12 di questa mattina, sono 20 gli interventi in corso solamente a Catania, di cui 23 già conclusi ed 80 in coda. Una situazione che è continuata a peggiorare, grazie anche ad un rinforzo del vento, adesso oltre i 20 nodi da sud ovest. Il Prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, ha convocato d’urgenza il Centro coordinamento soccorsi che si manterrà operativo fino a cessate esigenze.”
Le emergenze
“Tra Giarre ed Acireale è stato evacuato un resort in via Mirto, località Mangano, così come un agriturismo a Riposto.Ad Aci Catena, nella zona di San Nicolò, le fiamme hanno lambito una villetta in via Nizzeti e stanno giungendo nei pressi di altre case e di un istituto scolastico: sono in corso anche qui diverse evacuazioni in via precauzionale. Anche a Belpasso si segnala un rogo presso il villaggio Ginestre ed una nube di fumo significativa si alza tra Cannizzaro e Vampolieri. Anche in via Palermo, a Catania, alcune abitazioni sono minacciate dalle fiamme.
Schifani: “La situazione è sicuramente delicata, senza precedenti, perché le altissime temperature, unite ai soliti incendiari delinquenti – ha detto il presidente della Regione, Renato Schifani, oggi a Catania per un sopralluogo in aeroporto relativo all’incendio dello scorso 16 luglio – hanno creato e stanno creando un danno immenso. Seguo momento per momento l’evoluzione della vicenda, così come ho fatto tutta la notte. Appena rientrato a Palermo mi occuperò anche della collocazione degli evacuati, perché questa notte molte famiglie sono state costrette ad andare via dalle proprie abitazioni. C’è, comunque, un coordinamento degli interventi che funziona.
Naturalmente – ha proseguito – sono fatti imprevedibili e imprevisti, perché ormai l’ecosistema è cambiato: d’inverno assistiamo alle bombe d’acqua, adesso a questi fenomeni che sono veramente pericolosi per l’incolumità di tutti. Un fatto del genere, con temperature così elevate, non credo abbia precedenti, come dicono gli osservatori. Evidentemente è la conferma del cambiamento dell’ecosistema, sia invernale che estivo: ci dovremo adeguare e organizzare per l’inverno, con la pulizia straordinaria di tutti i fiumi, progetto che stiamo già attuando, mentre per l’estate dobbiamo verificare quali contromisure adottare”.
M5S all’attacco: “cosa si è fatto per prevenire gli incendi ?”
“Le temperature, pur eccezionali, non possono essere un alibi per questo governo del nulla. Con il governo Musumeci, Caronte non c’era eppure sono andate ugualmente in fumo vastissime aree di macchia mediterranea in Sicilia. Ormai quella degli incendi non può nemmeno essere più definita un’emergenza, visto che si presenta ogni anno con preoccupante e sistematica puntualità. Vorremmo capire, invece, cosa è stato concretamente fatto di quanto previsto per la prevenzione e vorremmo sentirlo dalla viva voce del presidente Schifani, sempre che riesca a ritrovare la strada per arrivare in aula, dato che la evita come la peste”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca, in seguito agli incendi che stanno devastando gran parte dell’isola e del Palermitano in particolare. “Schifani – aggiunge il capogruppo M5S – parla di coordinamento interventi che funziona. Per la verità sono affermazioni che stridono con ciò che, purtroppo, i siciliani stanno vivendo in queste ore: famiglie e imprese abbandonate al proprio destino e in attesa di soccorsi per ore e ore, chiamate a vuoto ai numeri di emergenza, cittadini in preda al terrore e senza nessuna assistenza. Purtroppo – conclude Antonio De Luca – siamo di fronte a una Sicilia che sta rapidamente affondando sotto i colpi dell’incapacità di chi la governa”.