Giornata impegnativa dal punto di vista degli incendi in Calabria: complessivamente sono 34, al momento, i roghi di vegetazione in atto nella regione. I Vigili del Fuoco del Comando di Catanzaro attualmente stanno operando su 11 incendi. Criticità nel comune di Botricello, in prossimità della centrale Edison nel comune di Simeri Crichi, dove è intervenuto anche un aereo della regione coordinato da un direttore delle operazioni di spegnimento dei Vigili del Fuoco del Comando di Catanzaro e presso l’accampamento rom di località Scordovillo nel comune di Lamezia Terme. Incendi anche nei comuni Aspromontani nel Reggino e nella provincia di Cosenza dove operano, oltre alle squadre di terra dei Vigili del Fuoco, anche i mezzi aerei della flotta nazionale, i Canadair e gli elicotteri S64F.
Un altro Canadair è stato inviato nel comune di Guardavalle (CZ) dove un incendio minaccia abitazioni. Sul posto tre mezzi dei Vigili del Fuoco. Nella zona nord di Soverato un altro incendio vede impegnate due squadre dei Vigili del Fuoco del Comando di Catanzaro sede centrale ed una squadra di Calabria Verde.
Un incendio di vaste proporzioni sta interessando da stamane la zona pre-aspromontana di Chorio di San Lorenzo, nell’Area Grecanica del Basso Jonio reggino. Le fiamme stanno avanzando lungo un fronte di circa un chilometro aggredendo uliveti, quercete e frutteti, mentre si susseguono i continui voli dei Canadair nel tentativo di tagliare la linea del fuoco. Da tre giorni, l’Aspromonte jonico è interessato dagli incendi scoppiati a Montebello Jonico, Motta San Giovanni, Roghudi, Roccaforte del Greco e San Luca in Aspromonte, con la distruzione di decine di ettari di macchia mediterranea, conifere e quercete. Numerose le case lambite dalle fiamme che hanno costretto molte famiglie ad abbandonarle temporaneamente, messe in salvo grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco e dei gruppi antincendio della Protezione Civile. Le aree interessate dalle fiamme e quelle limitrofe, intanto, sono costantemente controllate dal gruppo Carabinieri forestale e non si esclude che dietro questo scenario di devastazione ci sia la mano dell’uomo.