Elisabetta I: 400 anni dopo rivelate alcune pagine inedite sul suo regno

La British Library di Londra è riuscita a scoprire un testo nascosto negli Annali di William Camden, il primo resoconto ufficiale del regno di Elisabetta I (
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Grazie all’uso di una nuova tecnologia di imaging, la British Library di Londra è riuscita a scoprire un testo nascosto negli Annali di William Camden, il primo resoconto ufficiale del regno di Elisabetta I (1558-1603), fornendo nuove prospettive sulla vita ed anche sulla morte della regina Gli Annali di Camden, commissionati da re Giacomo I, sono stati descritti come la prima storia dell’Inghilterra elisabettiana, ma le bozze manoscritte custodite dalla British Library hanno rivelato ora come il testo sia stato ampiamente rivisto e autocensurato.

La scoperta di passaggi precedentemente nascosti, che non sono stati letti per 400 anni, getta nuova luce su episodi famosi come la scomunica di Elisabetta da parte di Papa Pio V, la morte del suo acerrimo nemico, il re Filippo II di Spagna, e la nomina di Giacomo a suo successore da parte di Elisabetta. Per secoli, decine di passaggi nelle bozze manoscritte originali degli Annali di William Camden sono rimasti invisibili a occhio nudo.

Rivelate le righe nascoste sul Regno di Elisabetta I

In molti casi, pezzi di carta erano stati incollati sul testo originale e i passaggi erano stati sovrascritti, il che implicava che Camden fosse preoccupato di non offendere il suo patrono, re Giacomo. Adesso, grazie ai progressi dell’imaging avanzato, queste righe nascoste possono essere lette per la prima volta, offrendo una visione più approfondita delle macchinazioni politiche della corte di Elisabetta. Gli Annali di Camden sono una delle fonti più preziose sulla prima Gran Bretagna moderna e sono considerati il resoconto ufficiale contemporaneo del regno di Elisabetta I. Scritto in latino, il testo si basa su testimonianze di prima mano, come resoconti di testimoni oculari e registri parlamentari ufficiali, raccolti dallo storico William Camden (morto nel 1623).

Gli Annali furono iniziati durante la vita di Elisabetta, ma furono completati nei primi decenni del 1600 su ordine del successore di Elisabetta, il re Giacomo I d’Inghilterra (Giacomo VI di Scozia). Spesso considerati come la fonte più importante nel plasmare l’immagine di Elisabetta I e del suo regno, gli storici moderni si sono comunemente affidati agli Annali di Camden come a una documentazione imparziale e presumibilmente accurata.

Le sezioni chiave degli Annali

Questa nuova ricerca rivela che alcune sezioni chiave degli Annali furono riviste prima della pubblicazione, tra cui il necrologio di Elisabetta I e i resoconti del re Giacomo VI di Scozia e dell’acerrimo rivale di Elisabetta, il re Filippo II di Spagna. Ciò implica che gli Annali di Camden furono deliberatamente riscritti per presentare una versione del regno di Elisabetta più favorevole al suo successore. Nel 1598, un uomo di nome Valentine Thomas confessò di essere stato inviato da re Giacomo per assassinare la regina Elisabetta.

Alcuni passaggi recentemente studiati rivelano che Camden inizialmente intendeva mantenere questa scioccante informazione negli Annali, ma in seguito modificò e ammorbidì la confessione dicendo che Thomasaveva accusato il Re di Scozia di cattivo affetto nei confronti della Regina“. Giacomo non aveva mai complottato contro Elisabetta, ma era molto sensibile a qualsiasi calunnia contro di lui, avendo mandato in prigione altri scrittori per averlo offeso. Anche la sezione degli Annali che riguarda la morte dell’acerrimo rivale di Elisabetta, il re Filippo II, nel 1598, è stata modificata.

Il testo originale si è conosciuto dopo 400 anni

Il testo originale, che non è stato visto per 400 anni, riporta che Filipponon aveva capacità imperiali“. Le bozze originali rivelano anche che era morto di “ftiriasi“, una malattia raccapricciante con cui i parassiti si moltiplicano nel corpo umano, che era vista come una punizione divina da parte di Dio. Queste frasi furono rimosse per non macchiare l’eredità di Filippo e per proteggere Camden da qualsiasi accusa di parzialità nella sua storia.

Nel 1570, Elisabetta fu scomunicata da Papa Pio V. Sembra che Camden intendesse parafrasare questo episodio, prima di cambiare idea e decidere invece di includere l’intero documento di scomunica, eliminando di fatto il suo commento sui motivi per cui ciò era accaduto. La sua parafrasi originale attribuisce le motivazioni del Papa alla “guerra spirituale“, che è stata coperta e sostituita nella versione pubblicata con l’affermazione che Pio V stava creando “complotti segreti” contro Elisabetta.

Perché Camden rese il documento ufficiale più neutrale

Eliminando le parole precedentemente incendiarie, Camden rese il documento ufficiale più neutrale. Gli Annali di Camden si concludono con il necrologio di Elisabetta I, in cui si dice che sul letto di morte abbia nominato Giacomo VI di Scozia come suo successore. Elisabetta non si sposò mai e morì senza figli nel 1603, per essere succeduta sul trono inglese dal figlio di Maria, Giacomo VI di Scozia.

L’analisi delle bozze manoscritte mostra che la scena del letto di morte è un’aggiunta inventata che Camden non intendeva inserire originariamente nella sua storia. Probabilmente la inserì per placare Giacomo, in modo che la sua successione sembrasse più predeterminata di quanto non fosse in realtà. Elisabetta era troppo malata per parlare nelle sue ultime ore e nessun’altra prova storica indica che la scena del letto di morte sia vera.

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