In un articolo pubblicato su “Il Giornale d’Italia” è riportata un’intervista esclusiva del giornale al dott. Maurizio Federico, esperto virologo e responsabile del Centro Nazionale per la Salute Globale dell’Istituto Superiore di Sanità. Si è precisato nell’articolo che le dichiarazioni sono state rilasciate a titolo del tutto personale. Il dott. Federico è anche il padre di una ragazza di diciassette anni, Lisa, deceduta all’Ospedale Bambin Gesù dopo un trapianto di midollo osseo. Il midollo osseo di Lisa era affetto da una sindrome non oncologica definibile, in ordine decrescente di accuratezza: Citopenia refrattaria dell’infanzia e adolescenza – Mielodisplasia -Aplasia midollare. La malattia di Lisa era stata definita curabile.
Come afferma il dott. Federico: “Nostra figlia è morta non per la sua malattia, una patologia ematologica di natura benigna, ma per quella che doveva essere la cura risolutiva“. Sono stati coinvolti in questa terribile vicenda il dottor Franco Locatelli e altri due medici dell’ospedale, e il giudice delle indagini preliminari ha respinto la richiesta di archiviazione.
Gli effetti avversi dei vaccini Covid-19
Il dott. Federico ha dichiarato in merito ai vaccini Covid-19: “Visto il mio conflitto di interessi dovrei essere l’ultimo a parlare, ma circa lo sviluppo delle più recenti tecnologie vaccinali il Governo dovrebbe anche dedicare un minimo di attenzione verso ciò che sta crescendo nei laboratori dello Stato, ed in particolare dentro l’Istituto Superiore di Sanità“.
Come si legge ancora su “Il Giornale d’Italia“, il dott. Federico aggiunge: “Riguardo le reazioni avverse, non mi stancherò mai di affermare che le vittime degli effetti avversi si devono contare in valore assoluto, non in percentuale, e sono tantissime. Le persone che stanno soffrendo sono tutti esseri umani in credito con lo Stato. E’ ora necessario indirizzare scienziati indipendenti ad indagare la possibilità che la campagna vaccinale anti-Covid-19 possa avere causato danni inaspettati. Lo Stato è chiamato a farsi carico di lanciare uno studio nazionale con la finalità di capire le cause degli effetti avversi, e proporre possibili rimedi. Il Ministero della Salute tedesco si è già attivato su questa strada. Per questo a suo tempo avevamo lanciato la petizione su Change.org“.
Il Long Covid e il Long Vax
Il dott. Federico continua nell’intervista su “Il Giornale d’Italia“: “Sicuramente la Presidenza di una Commissione così importante non deve in alcun modo essere strumento di pressione politica più generale. Vedrei bene figure che si sono già occupate, anche da punti di vista differenti, di temi sanitari, ad esempio Crisanti se la presidenza dovesse andare all’opposizione, o Zaffini se dovesse restare alla maggioranza“.
Cosa ne pensa del fatto che su Science si incominci a parlare di Long Vax, ovvero di sintomi persistenti tra i cui abbiamo miocarditi, complicanze neurologiche e sbalzi di pressione sanguigna: cosa ne pensa?
Il dott. Federico ha risposto così ai microfoni di “Il Giornale d’Italia“: “Non è sorprendente che vaccinazioni anti-Covid-19 e Covid-19 possano dare sintomi simili a medio-lungo termine, considerato che la proteina Spike è una forte candidata nell’induzione del “Long-Covid” come del “Long Vax”. Ma, ribadisco, bisognerebbe affrontare il problema in maniera sistematica e non confidando sulla bravura o la buona volontà dei singoli scienziati. L’enorme diffusione di questi vaccini è un ulteriore incentivo affinché lo Stato si faccia finalmente promotore di ricerche approfondite per offrire risposte e cure plausibili agli eventuali danneggiati. Lo Stato, con i suoi centri di ricerca ed i suoi scienziati, ne ha tutti i mezzi. Serve coraggio“.
Gli autoanticorpi e i disordini autoimmuni
Un altro studio, stavolta di un team italiano pone l’accento sulla comparsa di alcune reazioni avverse come autoanticorpi e disordini autoimmuni: un parere?
Il dott. Federico continua nell’intervista al “Giornale d’Italia“: “Questo è un argomento assodato. Fra i tanti squilibri immunologici vi è la produzione di una lunga lista di autoanticorpi, molti (ma non tutti) indicati nella tabella qui sotto riportata. Fra i tanti autoanticorpi indotti come prodotto degli squilibri immunologici indotti da Spike ricordo anche gli autoanticorpi contro ADAM-TS13, che provocano importanti squilibri nella coagulazione, e gli autoanticorpi contro le cellule staminali ematopoietiche, che possono interferire nello sviluppo di diversi tipi di cellule del sangue“.
Perché infettivologi ed igienisti continuano a proporre un richiamo annuale del vaccino ad emergenza finita, come già sostenuto dall’Oms?
Come si legge ancora su “Il Giornale d’Italia“, il dott. Federico conclude: “Non ne ho la più pallida idea“.