L’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) ha pubblicato un bollettino aggiornato sullo strato di ozono, che segnala promettenti segnali di recupero. Dopo una pausa di sette anni, il bollettino WMO-Global Atmosphere Watch è tornato a fornire le ultime informazioni sull’ozono stratosferico e sulle radiazioni ultraviolette a livello mondiale. Il recupero dello strato di ozono è fondamentale per salvaguardare la vita sulla Terra dalle radiazioni UV nocive e per garantire la salute degli ecosistemi.
Il bollettino sottolinea l’importanza di monitorare e proteggere lo strato di ozono e fornisce approfondimenti sui progressi del suo recupero. Il Protocollo di Montreal del 1987, che ha vietato le sostanze che impoveriscono lo strato di ozono, ha svolto un ruolo significativo nel recupero osservato. Ad oggi, il 99% della produzione e dell’uso di sostanze che danneggiano l’ozono è stato gradualmente eliminato.
Importanza dello strato di ozono
Lo strato di ozono protegge la Terra dalle radiazioni UV nocive, prevenendo il cancro alla pelle, la cataratta e i danni al sistema immunitario negli esseri umani. L’impoverimento dello strato di ozono ha anche un impatto su altri ecosistemi, alterando i processi biochimici e la crescita delle specie. Il bollettino dell’OMM sottolinea la necessità di misurazioni di alta qualità dell’ozono stratosferico e delle sue cause per comprendere i cambiamenti a lungo termine. Il bollettino sostituisce i rapporti precedenti e fornisce una portata più ampia, includendo informazioni sulle radiazioni UV e sull’ozono stratosferico a livello mondiale.
Le osservazioni indicano che il buco dell’ozono antartico ha avuto un inizio tardivo e un’estensione e una profondità significative nei mesi di ottobre e novembre 2022. L’insorgenza ritardata e la diminuzione dei deficit di massa di ozono all’inizio di settembre sono considerate prove del recupero dello strato di ozono. L’eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai nel gennaio 2022 ha aumentato il contenuto di vapore acqueo nella stratosfera, con conseguente riduzione dell’ozono nella bassa stratosfera dell’emisfero meridionale.