Il Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS) nella sua attività di monitoraggio dallo spazio ha registrato un aumento significativo dell’intensità e delle emissioni degli incendi nel Mediterraneo orientale durante la seconda metà di luglio, in particolare in Grecia. I dati del GFAS indicano che le emissioni scaturite degli incendi in Grecia sono le più alte degli ultimi 21 anni in questo periodo. Dal 17 luglio, diversi incendi hanno colpito la Grecia, in particolare quelli in Attica e a Rodi.
Si parla di valori da record che hanno raggiunto 1 megatone di emissioni di carbonio nel periodo tra l’1 luglio e il 25 luglio, circa due volte il il record del luglio 2007, a seguito di diversi giorni di incendi ad alta intensità. Mark Parrington, scienziato senior del CAMS, commenta: “L’attuale ondata di calore che sta colpendo la Grecia e il Mediterraneo ha aumentato il rischio di incendi, come dimostra l’elevata intensità osservata degli incendi nel Mediterraneo. Con ancora diverse settimane di estate, continueremo a monitorare da vicino le emissioni degli incendi e i potenziali impatti sulla qualità dell’aria in tutta la regione“.
Secondo quanto previsto dal CAMS in merito al particolato ed agli altri inquinanti associati alle emissioni degli incendi il fumo si muoverà verso sud attraverso il Mediterraneo, come confermano le immagini visibili dei pennacchi di fumo da diversi satelliti. Questi dati sono fortemente indicativi di come questi incendi selvaggi influenzeranno la qualità dell’aria sottovento agli incendi sia a livello locale che nella più ampia regione mediterranea. Mantenere sotto controllo il trasporto dei fumi è fondamentale nell’adozione di misure adeguate ed efficace, per ridurre al minimo l’impatto degli incendi sull’ambiente.