Istat, mai così poca acqua: nel 2022 è al minimo storico

Nel 2022 la riduzione delle piogge e l'aumento delle temperature hanno fatto registrare una riduzione della disponibilità di acqua in Italia che ha raggiunto il suo minimo storico, quasi il 50% in meno rispetto all'ultimo trentennio 1991-2020
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Nel 2022 la riduzione delle piogge e l’aumento delle temperature hanno fatto registrare una riduzione della disponibilità di acqua in Italia che ha raggiunto il suo minimo storico, quasi il 50% in meno rispetto all’ultimo trentennio 1991-2020, secondo il rapporto annuale dell’Istat. Il documento sottolinea la “persistente criticità dell’infrastruttura idrica”, dove, nel 2020, il 42,2% dell’acqua immessa nelle reti di distribuzione dell’acqua potabile non arriva agli utenti finali”. “La siccità e i problemi di approvvigionamento di acqua hanno influito pesantemente sull’annata agricola appena trascorsa, facendo registrare, nei conti economici nazionali, una riduzione della produzione, del valore aggiunto e dell’occupazione del settore agricolo”, continua il testo.

Il calo dei volumi di produzione nel 2022 ha caratterizzato tutti i comparti produttivi tranne quelli frutticolo, florovivaistico e le attività secondarie; in flessione coltivazioni (-2,5% in volume), legumi (-17,5%), olio d’oliva (-14,6%), cereali (-13,2%), piante foraggere (-9,9%), ortaggi (-3,2%), piante industriali (-1,4%) e vino (-0,8%).

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