I ricercatori sono riusciti a realizzare un vaccino contro la malaria a base di RNA messaggero, la stessa tecnologia dei vaccini anti-covid. Si tratta di un vaccino che è risultato in grado di indirizzare e stimolare efficacemente le risposte immunitarie delle cellule contro il parassita malarico, il Plasmodium in studi preliminari su animali, le cui conclusioni sono state pubblicate sulla rivista Nature Immunology. Lo studio è firmato da Trans-Tasman della Victoria University. “Siamo stati in grado di progettare e convalidare un esempio di vaccino a mRNA che funziona generando cellule di memoria residenti nel fegato in un modello animale“, affermano gli autori. “Questo dimostra l’enorme potenziale della tecnologia dell’RNA nella risoluzione di alcuni dei più grandi problemi di salute del mondo“.
“Il punto di forza dei vaccini a mRNA è che contengono le istruzioni per le cellule per dar loro modo di produrre un’intera proteina della malaria“, sottolinea Lauren Holz dell’Università di Melbourne, una co-autrice. In questo modo si può generare una risposta immunitaria più ampia e, sperabilmente, più protettiva. Inoltre, per aumentare l’efficacia del vaccino a mRNA, gli esperti hanno aggiunto un adiuvante che agisce sulle cellule immunitarie specifiche del fegato e le stimola.
Questo ingrediente aggiuntivo aiuta a localizzare la risposta del vaccino a RNA nel fegato, un sito chiave per prevenire lo sviluppo e la maturazione del parassita malarico nel corpo. Quando il parassita entra per la prima volta nel flusso sanguigno, viaggia fino al fegato dove si sviluppa e matura prima di infettare le cellule del sangue, momento in cui si manifestano i sintomi della malattia. In questo modo si induce una immunità in grado di fermare l’infezione da malaria nel fegato e bloccare completamente la diffusione dell’infezione.