Il poco che si era salvato dalle gelate primaverili e dall’alluvione di maggio in Emilia Romagna è stato definitivamente distrutto nel giro di pochi minuti. E’ il commento di Confagricoltura Bologna sul violento temporale di lunedì pomeriggio ha colpito duro l’agricoltura bolognese: grandine, vento e pioggia si sono abbattuti in modo particolare in Valsamoggia e nella zona di Anzola dell’Emilia causando ingenti danni alle colture. Tantissima la frutta caduta a terra, mentre quella rimasta sugli alberi è stata segnata dalla grandine e quindi non è più commercializzabile; ma il forte vento ha divelto anche le piante e ha danneggiato gli impianti frutticoli. Brutte notizie anche per i seminativi: dai cereali, la cui trebbiatura era appena iniziata, fino alle barbabietole.
“Gli agricoltori si sono trovati davanti a un fenomeno dalla violenza inaspettata: è l’ennesima ferita alla nostra agricoltura – commenta Guglielmo Garagnani, Presidente di Confagricoltura Bologna – Appena terminato il temporale, ma chiamarlo così è sicuramente riduttivo, ci siamo sentiti subito con i nostri associati: la situazione appariva già in tutta la gravità. E questa mattina i sopralluoghi dei nostri tecnici hanno confermato la situazione. Il violento fenomeno ha investito una zona di circa mille ettari devastando le coltivazioni e provocando danni anche alle strutture. E’ davvero difficile non farsi scoraggiare da questa ennesima avversità, le aziende agricole sono allo stremo. Chiediamo che il nuovo Fondo mutualistico nazionale AgriCat contro i danni alle produzioni agricole causati da eventi atmosferici di natura catastrofale, abbia una dotazione sufficiente per far fronte anche a questi eventi”.
Maltempo Modena, nuova conta dei danni in campagna
Frutti a terra, piante defogliate, rami spezzati e strutture divelte: questa, in sintesi, la scia di danni che il maltempo del tardo pomeriggio di ieri, con grandine e forte vento, che si è abbattuto sulla provincia di Modena, ha lasciato nelle campagne, riferisce con un comunicato Coldiretti Modena. A farne le spese – continua il comunicato – è stata la frutta (in particolare albicocche, pesche, susine, pere) danneggiata dalla grandine, la cui violenza è stata accentuata dalla spinta del vento. Gli alberi hanno subito inoltre la perdita delle foglie o la rottura dei rami con conseguenze sul futuro sviluppo delle piante. Stessa sorte per i vigneti che, in taluni casi, risultano completamente spogli. Erba medica, barbabietole e sorgo hanno perso completamente le foglie riducendosi ad aridi steli. Il frumento registra la perdita delle spighe e l’allettamento delle piante. Per quanto riguarda le strutture – conclude il comunicato -, si segnalano spostamenti di tegole e danni alle coperture dei frutteti.