Uno studio pubblicato di recente sulla rivista Nature rivela come l’interfaccia foresta urbana (WUI) comprenda le aree dove gli edifici e la vegetazione selvatica si incontrano o si mescolano. In particolare, l’espansione dei centri abitati e la crescita degli insediamenti e il loro fabbisogno di risorse a lungo termine sono stati drammatici in tutto il mondo. La crescita degli insediamenti può avere effetti nel lungo termine ma il conflitto uomo-ambiente si ha soprattutto quando gli edifici sono costruiti nelle vicinanze della vegetazione selvatica, una zona conosciuta come interfaccia foresta urbana (WUI). Il WUI è diffuso in tutta l’Australia, l’Europa e il Nord America e ci sono prove di WUI in altri Paesi. Tuttavia, la distribuzione mondiale del WUI è sconosciuta.
Il WUI è un luogo desiderabile per molte persone proprio per la sua vicinanza ai servizi naturali, ma è anche una zona caratterizzata da molteplici pericoli sia per gli esseri umani che per gli ecosistemi naturali. Gli incendi sono una minaccia particolarmente temibile alle case e alle vite di chi vi abita, spesso a causa degli incendi appiccati dall’uomo che alterano gli equilibri degli ecosistemi.
Le caratteristiche dell’interfaccia foresta urbana
Un dato che fa riflettere è che la concentrazione stessa degli edifici rende le evacuazioni difficili. Infatti, il numero di incendi è aumentato nel WUI nel corso degli ultimi decenni a causa sia della crescita abitativa sia del cambiamento climatico. Altri rischi per gli esseri umani o il loro ambiente includono la perdita della biodiversità e lo stoccaggio di carbonio, a causa della perdita di habitat e della sua frammentazione, la predazione della fauna selvatica dai cani e dai gatti, l’inquinamento acustico e luminoso, l’introduzione di specie invasive, l’aumento del rischio di diffusione di malattie zoonotiche e cambiamenti idrologici.
Quantificare la frequenza di questi pericoli richiede un valutazione globale coerente dell’interazione ambiente selvaggio-città. Ciò è particolarmente importante perché il numero di edifici esposti cresce in modo proporzionale con l’aumento della popolazione e poiché con il cambiamento climatico è previsto l’aumento di molti fattori di rischio, come una maggiore frequenza e una maggiore intensità degli incendi.
La mappatura globale dell’area WUI
Gli autori dello studio hanno realizzato una mappatura globale del WUI nel 2020 a 10 m risoluzione, utilizzando un approccio coerente a livello globale e convalidato sulla base del rilevamento di set di dati derivati dell’area di costruzione degli edifici in prossimità della vegetazione selvatica. Gli esperti ritengono che esistano due tipi di WUI: il WUI misto (dove edifici e vegetazione selvatica si mescolano) e il WUI di interfaccia (dove gli edifici sono vicini a grandi macchie di vegetazione selvatica). Gli studiosi, inoltre, hanno ulteriormente distinto tra WUI dominato da foreste, arbusti e zone umide contro quello dominato da praterie.
Gli esperti hanno poi esaminato la popolazione e la biomassa nel WUI per ogni paese e bioma, utilizzando il bioma. Per identificare le aree di maggiore pericolo di incendio nel WUI, gli esperti hanno valutato la presenza di incendi utilizzando due strumenti di telerilevamento: lo
Spettroradiometro per immagini a risoluzione moderata (MODIS) per i dati Active Fire nel periodo 2003-2020 e il Visible Infrared Imaging Radiometer Suite (VIIRS) per i dati Active Fire nel periodo 2013-2020.
Il cambiamento climatico e l’aumento degli incendi boschivi
I danni causati da incendi boschivi agli edifici sono un problema globale e la maggior parte delle persone che hanno sperimentato in prima persona gli incendi boschivi vivono nel WUI. Questo vale anche per le zone in cui gli incendi sono comuni, ma la densità di popolazione è bassa, come nelle foreste boreali o dove gli incendi sono rari in quanto vivono poche persone, come nei deserti. Tuttavia, le foreste subtropicali e le foreste tropicali umide, le praterie subtropicali e tropicali e gli arbusti e le foreste temperate di latifoglie e miste sono i biomi dove più persone vivono nel WUI e sperimentano gli incendi.
In questi biomi, un futuro aumento dell’esposizione delle persone agli incendi è probabilmente dovuto all’aumento della popolazione nel WUI; e a questo si aggiungono l’aumento degli eventi meteorologici estremi a causa del cambiamento climatico, e l’aumento di periodi di grave siccità che causano una minore umidità del carburante e che portano all’intensificarsi degli incendi boschivi.