Le acque del Golfo di Napoli hanno assunto una strana colorazione verde, come segnalano molti cittadini dalla giornata di ieri, domenica 9 luglio. Il fenomeno si estende per molti chilometri di costa, da San Giovanni a Teduccio fino a Posillipo, segnala “Fanpage.it”. “Mare verdastro, melmoso e ricoperto di schiuma biancastra e di rifiuti. La situazione è questa per quasi tutto il litorale napoletano, in particolare nella zona portuale. Nelle ultime ore risulterebbero preoccupanti le situazioni al Molosiglio e al Borgo Marinari. Le segnalazioni che riceviamo si moltiplicano giorno dopo giorno e attendiamo i risultati delle analisi dell’Arpac”, segnala il parlamentare dell’alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli.
Sono già iniziati i controlli da parte dell’Arpac, l’Agenzia Regionale per l’Ambiente della Campania, che sta prelevando campioni di acqua dal litorale di Napoli per poi analizzarli in laboratorio. Serviranno 48 ore per avere i risultati degli esami ma secondo il direttore dell’Arpac, Stefano Sorvino, il fenomeno potrebbe essere legato “alla proliferazione del fitoplancton“, ossia le alghe, aumentate per il caldo.
“Credo che le cause siano correlabili alla stabilizzazione di un regime di alta pressione di origine africana, la cosiddetta “bolla africana”. Tali condizioni rallentano il normale ricambio delle acque del golfo, impedendone il rinnovamento. Il riscaldamento dello strato superficiale del mare, la scarsa circolazione dell’acqua ha portato probabilmente ad un’abbondanza di proliferazione del fitoplancton che genera questa colorazione anomala. Anche nelle scorse stagioni con questo clima si sono verificati casi del genere. Oggi i nostri tecnici dell’UO Mare hanno già in programma un monitoraggio nel Golfo di Napoli per cui potranno anche approfondire le indagini con rilievi aggiuntivi mediante sonda multiparametriche, che analizzerà anche temperatura, salinità, clorofilla, torbidità e altri elementi”, ha dichiarato Sorvino a “Fanpage.it”.
L’Arpac, inoltre, ha spiegato che “si faranno anche i controlli sulle alghe per verificare che non siano nocive. Al momento non c’è un divieto di balneazione. Non siamo in presenza finora di analisi negative. I risultati delle analisi saranno poi trasmessi alle autorità competenti sanitarie e istituzionali. Non risultano al momento segnalazioni di specifici fattori di inquinamento, come guasti a depuratori o impianti di sollevamento che vengono segnalati di solito da gestori e autorità marittima”, conclude Sorvino.