La Terra e la Luna come non le abbiamo mai viste. L’orbiter Mars Express ha recentemente festeggiato 20 anni nello Spazio con uno sguardo nostalgico al nostro pianeta e al nostro satellite dal Pianeta Rosso. Le immagini catturate dal veicolo dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) mostrano un grande punto bianco attraversato da un punto bianco più piccolo. Questa potrebbe non essere l’immagine più spettacolare mai vista dallo Spazio, ma mostra la distanza tra la Terra e il Pianeta Rosso e quale sia il risultato di mettere veicoli sopra e intorno al nostro pianeta vicino.
L’immagine fa tornare alla mente il famoso scatto della Terra realizzato nel febbraio 1990 da Voyager 1, in cui il nostro pianeta appariva come poco più di un puntino, “Pale Blue Dot“. L’immagine ha portato l’astronomo e divulgatore scientifico Carl Sagan a riflettere sulla fragilità della Terra e sulla responsabilità dell’umanità di prendersi cura dell’unico pianeta che conosciamo in grado di ospitare la vita. Anche se sono passati 3 decenni da quel messaggio, ora più che mai appare fondamentale.
“Nell’occasione speciale del 20° anniversario dal lancio di Mars Express, abbiamo voluto riportare le riflessioni di Carl Sagan ai giorni nostri, in cui il peggioramento climatico e la crisi ecologica le rendono più valide che mai,” ha affermato il team che ha elaborato l’immagine. “In queste semplici istantanee di Mars Express, la Terra ha le dimensioni equivalenti di una formica vista da una distanza di 100 metri, e ci stiamo tutti sopra“. Anche se abbiamo già visto immagini come queste, proseguono gli scienziati, dobbiamo fermarci e pensare: “Dobbiamo prenderci cura del Pale Blue Dot, non c’è nessun pianeta B“.
Il “ritratto di casa” e la lunga carriera di Mars Express
Mars Express è stato lanciato dal complesso dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan il 2 giugno 2003. Mars Express ha catturato la sua prima immagine dallo spazio il 3 luglio 2020, mentre guardava la Terra e la Luna quando era a soli 8 milioni di km da casa. Ha raggiunto l’orbita marziana nel dicembre dello stesso anno, stabilendosi nell’orbita altamente ellittica il giorno di Natale del 2003.
Queste particolari immagini sono state acquisite utilizzando il canale a super risoluzione (SRC) della High-Resolution Stereo Camera (HRSC) di Mars Express. Il ruolo principale di questo strumento è stato quello di osservare le lune di Marte e le stelle sullo sfondo attorno al Pianeta Rosso.
Le immagini della Terra e della Luna sono state catturate il 15 maggio, il 21 maggio e il 2 giugno 2023 e comprendono quindi oltre la metà dell’orbita di 29,5 giorni della Luna attorno al nostro pianeta. L’immagine finale è stata scattata poco prima di un evento speciale durante il quale il Mars Express ha trasmesso le immagini riprese dalla sua Visual Monitoring Camera (VMC) per una trasmissione dell’anniversario “live from Mars” unica nel suo genere.
“Non c’è alcun valore scientifico in queste immagini, ma poiché le condizioni ci hanno permesso di puntare l’HRSC sulla Terra e poco dopo il VMC su Marte, abbiamo colto l’occasione per creare il nostro ritratto di casa con questa incredibile pietra miliare della missione per Mars Express,” ha dichiarato Daniela Tirsch, membro del team Mars Express presso il Centro aerospaziale tedesco.
Mars Express è stato lontano dalla Terra per 2 decenni, ma il veicolo dell’ESA ha ancora molto lavoro da fare prima della “pensione”. Alla missione sono state concesse diverse estensioni, l’ultima delle quali è stata approvata a marzo di quest’anno e vedrà il Mars Express operativo almeno fino al 31 dicembre 2026.
“L’ESA ha una lunga storia di esplorazione di Marte, prima dall’orbita con Mars Express e Trace Gas Orbiter, e nel prossimo decennio in superficie con il rover Rosalind Franklin e il completamento delle missioni Mars Sample Return. La prossima audace ambizione è, ovviamente, l’esplorazione con gli umani,” ha affermato Colin Wilson, project scientist ESA per Mars Express e ExoMars Trace Gas Orbiter. “Forse ci vorranno solo altri 20 anni prima che gli umani possano alzare lo sguardo dalla superficie di Marte per vedere la Terra nel cielo notturno“.