Clima: a Pechino incontro di 4 ore tra Kerry e il suo omologo cinese

A Pechino, l'inviato degli USA per il Clima si è confrontato con il suo omologo Xie Zhenhua a Pechino lunedì per discutere sul cambiamento climatico
MeteoWeb

John Kerry, inviato degli Stati Uniti per il Clima si è confrontato in un lungo incontro di circa quattro ore il suo omologo Xie Zhenhua a Pechino lunedì, come ha riferito la televisione statale CCTV. L’incontro segna la ripresa del dialogo sui cambiamenti climatici tra i due maggiori inquinatori del mondo, dopo che la Cina aveva sospeso i colloqui lo scorso agosto. Prima dell’incontro Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale del presidente degli Stati Uniti, ha dichiarato a CNN che Kerry avrebbe chiesto alla Cina di “non nascondersi dietro l’affermazione di essere un Paese in via di sviluppo” per minare il suo impegno nella lotta al cambiamento climatico.

Ogni Paese, compresa la Cina, ha la responsabilità di ridurre le proprie emissioni“, ha detto Sullivan. “Penso che il mondo dovrebbe fare di più per incoraggiare e persino fare pressione sulla Cina affinché prenda misure molto più radicali per ridurre le sue emissioni“, ha aggiunto. La seconda economia mondiale “ha ancora del lavoro da fare in questo campo” e “Kerry sottolineerà questo punto quando visiterà Pechino“.

La visita di Kerry a Pechino per discutere del cambiamento climatico

Negli ultimi mesi si sono moltiplicate le visite di Washington per riscaldare le relazioni diplomatiche: il Segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato a giugno, seguito dalla Segretaria al Tesoro americana Janet Yellen all’inizio di luglio. La visita di Kerry avviene in un momento in cui l’impatto del cambiamento climatico è particolarmente sentito, con ondate di calore in molte parti del mondo. L’amministrazione Biden ritiene che il cambiamento climatico sia uno dei settori in cui le due potenze, ferocemente competitive, possono cooperare.

La Cina è il più grande emettitore di gas a effetto serra al mondo, responsabile del cambiamento climatico, e ha promesso di raggiungere il picco di emissioni di CO2 entro il 2030 e la neutralità del carbonio entro il 2060. Il presidente Xi Jinping ha anche promesso che il suo Paese ridurrà l’uso del carbone a partire dal 2026. Ad aprile, tuttavia, le autorità hanno dato il via libera a un ulteriore aumento della capacità di produzione di energia elettrica a carbone, mettendo in dubbio il raggiungimento degli obiettivi climatici.

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