Aumenta di 100 volte la probabilità di trovare un pianeta roccioso alieno che abbia acqua liquida: quasi ogni stella potrebbe ospitarne uno e diventa così molto più probabile anche trovare qualche forma di vita extraterrestre. Lo afferma la nuova analisi pubblicata sulla rivista Nature Communications e presentata alla Conferenza di geochimica Goldschmidt, che quest’anno si tiene in Francia, a Lione.
Lo studio, guidato dall’Università americana Rutgers, indica che anche dove non ci siano le condizioni perchè esista acqua liquida in superficie, in molti pianeti potrebbe esserci acqua liquida nel sottosuolo: un aspetto, questo, finora non considerato. I ricercatori guidati da Lujendra Ojha hanno esaminato i pianeti che orbitano intorno al tipo più comune di stelle, le nane rosse, astri piccoli e molto più freddi del nostro Sole. Circa il 70% delle stelle presenti nella nostra galassia rientra in questa categoria e la maggior parte degli esopianeti rocciosi simili alla Terra finora scoperti ruotano intorno a stelle come queste.
Gli autori dello studio hanno considerato il calore generato dal pianeta, ad esempio tramite la radioattività, scoprendo che un’alta percentuale di questi esopianeti può avere calore sufficiente per sostenere l’acqua liquida. “Prima che iniziassimo a considerare anche l’acqua sotterranea, si stimava che circa un pianeta roccioso ogni 100 stelle potesse avere acqua liquida”, dice Ojha.
“Il nuovo modello mostra che, se le condizioni sono giuste, la probabilità potrebbe avvicinarsi ad un pianeta per ogni stella. Quindi abbiamo una probabilità di trovare acqua liquida 100 volte più alta di quanto pensassimo. Ci sono circa 100 miliardi di stelle nella Via Lattea”, aggiunge il ricercatore: “Ciò significa che ci sono davvero buone probabilità che la vita possa avere origine altrove nell’universo”.