È salito a 29 il numero delle vittime provocate dalle piogge monsoniche che stanno assediando dal fine settimana il Nord dell’India, determinando gravi allagamenti e frane negli Stati dell’Himachal Pradesh, Uttarakhand, Uttar Pradesh, Jammu e Kashmir e Punjab. “Negli ultimi due giorni, il bilancio delle vittime provocate delle piogge monsoniche è salito a 20 nell’Himachal Pradesh”, ha dichiarato Omkar Sharma, responsabile della gestione dei disastri nell’amministrazione statale, che è l’area più colpita. Altri nove decessi sono stati segnalati in Rajasthan, Uttar Pradesh e nelle regioni himalayane di Uttarakhand e Kashmir, aumentando il bilancio delle vittime da sabato da 15 ad almeno 29.
Le autorità stanno aspettando che smetta di piovere prima di inviare elicotteri per soccorrere 300 persone bloccate, tra cui turisti, nelle regioni di Himachal Pradesh, Lahaul-Spiti e Kullu.
Secondo l’India Meteorological Department, la capitale Delhi ha registrato negli ultimi 2 giorni il 112% di pioggia rispetto alla media stagionale. In molte aree della città, le strade si sono trasformate in fiumi, con l’acqua che arrivava all’altezza del ginocchio. Nella giornata di ieri sono caduti 153 mm, la precipitazione più intensa da 40 anni. La capitale è in massima allerta, con il fiume Yamuna che si avvicina al livello di esondazione. Il Dipartimento Meteorologico prevede ulteriori forti precipitazioni nella medesima area nei prossimi giorni.