Alimentazione e gravidanza, un binomio importante, soprattutto per le coppie che sono alla ricerca di un figlio. È infatti assodato che la fertilità si preserva anche a tavola: la tipologia, ma anche la qualità degli alimenti che finiscono nel piatto influiscono sulle possibilità di arrivare a un concepimento, anche in casi di ricorso alla procreazione medicalmente assistita. “Un’alimentazione sana è alla base di stili di vita sani. Non fumare, fare attività fisica, ridurre, se non addirittura eliminare il consumo di alcol e limitare il ricorso alla caffeina sono le classiche raccomandazioni che servono anche per mantenere la nostra capacità riproduttiva in salute,” premette Marina Bellavia, ginecologa specialista in Medicina della Riproduzione e direttore sanitario del centro per la fertilità Next Fertility ProCrea. “Accanto a queste semplici, ma fondamentali raccomandazioni, è bene sottolineare che sovrappeso o obesità, così come l’eccessiva magrezza sono reali ostacoli a una gravidanza perché agiscono negativamente sulla fertilità sia nell’uomo sia nella donna“.
Una dieta corretta deve comprendere un po’ di tutto, basarsi su verdura e frutta di stagione, ma soprattutto che “mantenga la cosiddetta calma glicemica,” spiega la Dr.ssa Francesca Sottini, biologa nutrizionista di Next Fertility Milano: “Ovvero, una dieta che mitighi gli sbalzi di glicemia nel nostro organismo. Questo significa ponderare l’assunzione degli alimenti, facendo in modo che insieme ai cibi che provocano un innalzamento della glicemia ce ne siano degli altri che la mantengano bassa. Questa “altalena” della glicemia influisce negativamente sull’ovulazione, mentre nell’uomo provoca stress ossidativo che riduce la qualità degli spermatozoi prodotti“.
Cosa mettere in tavola per preservare la fertilità e favorire una gravidanza? “Tra gli alimenti utili, ad esempio, abbiamo l’avocado: grazie alla presenza di molte vitamine, tra le quali la vitamina E, nella donna aiuta a migliorare lo spessore dell’endometrio. Sul lato maschile, un esempio possono essere i semi di girasole che, oltre a essere dei potenti antiossidanti, contribuiscono a migliorare motilità dello sperma“. In generale, “evitare i grassi saturi e scegliere i “grassi buoni” come salmone e noci; preferire pane, pasta e riso integrali; assumere proteine vegetali e latte e scegliere frutta e verdura di stagione,” continua. “Inoltre, durante un percorso di procreazione medicalmente assistita c’è necessità di assumere carboidrati. La scelta deve orientarsi verso quelli meno raffinati come la pasta ai cereali e quella ai legumi, il riso basmati o quello nero“.
Importante è fare attenzione anche a eventuali allergie e intolleranze alimentari. “Sono situazioni da non sottovalutare al fine di una gravidanza. Parliamo infatti di stati infiammatori che, come tali, si riflettono sul sistema immunitario influenzando la creazione di un corretto ambiente per lo sviluppo dell’ovulo,” conclude Marina Bellavia. “È bene ricordare che la salute riproduttiva deve essere curata nella donna come nell’uomo“.