Siccità: severità idrica bassa in Toscana grazie a un giugno piovoso

Grazie alle piogge degli ultimi due mesi e ai conseguenti volumi invasati (falde e invasi), resta bassa la severità idrica bassa in Toscana rispetto al 2022
MeteoWeb

E’ stabile il livello di severità idrica in Toscana. Il report dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici nel distretto idrografico dell’Appennino settentrionale, riunitosi lo scorso 14 luglio in seno all’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale, inquadra una situazione differenziata sul distretto che vede appunto la Toscana, insieme a Umbria e bacino del Magra (Liguria/Toscana), in un livello di severità idrica bassa, mentre gli indicatori attestano un livello di severità idrica media in Liguria, su tutto il territorio con tendenza ad aumento. Resta alta l’attenzione sulla Val di Cornia, anche per motivi legati ad aspetti qualitativi della falda,, e sui bacini di ponente in Liguria.

Grazie alle piogge degli ultimi due mesi e ai conseguenti volumi invasati (falde e invasi), la situazione è migliore rispetto allo stesso periodo del 2022 per la Toscana (dove nel mese di giugno sono piovuti 91 mm di pioggia contro i 54 attesi e il surplus su 12 mesi è di circa 80 mm). I dati sui livelli piezometrici, aggiornati al 30 giugno 2023, complice un mese di giugno abbastanza piovoso, vedono un quadro generale di miglioramento delle falde, anche se resta la situazione di criticità cronica in alcune aree, soprattutto costiere.

Lo stato attuale della siccità in Toscana

I prossimi mesi sono quelli tipicamente contraddistinti da piogge modeste e comunque ininfluenti per la ricarica delle falde, da prelievi rilevanti (soprattutto nelle falde costiere) e da temperature elevate, con il conseguente abbassamento stagionale della soggiacenza delle falde. Ad aggravare la situazione nelle zone costiere potrebbe anche concorrere un possibile aumento della intrusione salina dovuta anche dall’instaurarsi di livelli piezometrici più bassi dei valori medi, fenomeno che può aumentare il rischio di ingressione del cuneo salino.

Da qui l’importanza di monitorare anche i parametri chimici ed in particolare la conducibilità in queste aree. Non emergono segnalazioni di criticità dal settore irriguo né dai gestori del Servizio Idrico Integrato. Alla luce di ciò l’Osservatorio, ha stabilito di mantenere sotto stretta osservazione gli indicatori di riferimento e quindi prevedere una nuova riunione nella prima settimana di agosto.

La situazione ligure dovrà invece essere oggetto di un attento monitoraggio e di specifica valutazione, anche in considerazione delle modeste risorse invasabili e degli scarsi afflussi del periodo, in particolare in ponente.

Condividi