Sisma del Vulture nel 1930, per Bardi “ricordo da onorare”

Domani ricorre l'anniversario del terremoto che nel 1930 devastò l'Italia Meridionale, la regione più colpita fu l'area del Vulture in Basilicata, nella sola provincia di Potenza morirono 214 persone e 147 nella sola Melfi
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“Onoriamo il ricordo per un dovere morale ma conserviamo la memoria del passato per fare tesoro delle esperienze maturate”: lo ha dichiarato, in una dichiarazione, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ricordando che domani ricorre l’anniversario del terremoto che, nel 1930, “devastò una vasta zona dell’Italia meridionale. Particolarmente colpita in Basilicata fu l’area del Vulture. Il sisma lasciò un segno profondo ad Atella, Barile, Melfi, Rapolla e Rionero. Nella provincia di Potenza perirono 214 persone, 147 solo a Melfi“.

“Quel 23 luglio – ha aggiunto Bardi – si mise in moto la macchina dei soccorsi, in modo straordinario per l’epoca. Da allora altri eventi sismici, anche di vasta portata, hanno messo in luce la vulnerabilità del nostro territorio ma anche la forza delle nostre comunità di reagire e riorganizzarsi. Oggi abbiamo una Basilicata più forte, attenta ai temi ambientali. A questa accresciuta sensibilità si unisce la consapevolezza che per difendere i nostri paesi occorre programmare e impegnare risorse. Non abbiamo ancora le competenze per prevedere i terremoti. Possiamo, però, agire per prevenire o limitarne le conseguenze. Rispetto a questa missione la Regione Basilicata ha fatto passi in avanti molto importanti, significativi e concreti qualificando l’azione della Protezione civile. Il ricordo di quegli eventi – ha concluso – ci è da monito per le scelte future che, come istituzioni, siamo chiamati a compiere nel campo della prevenzione”.

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