Summit ONU: da Perilla a Maca, a Roma i cibi del mondo da salvare

Al Food Summit ONU si è parlato dei cibi provenienti da tutto il mondo che vanno tutelati che sono stati esposti alla mostra mercato “internazionale” di Campagna Amica a Roma
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Dal Maca negra peruviano usato come afrodisiaco all’olio di Perilla della Corea del Sud, dalla gelatina d’erba taiwanese ai tartufi di mare del Canada fino al miele di Tupelo georgiano, sono alcuni dei curiosi prodotti salvati nel mondo dall’estinzione grazie al lavoro di generazioni di contadini esposti alla mostra mercato “internazionale” di Campagna Amica a Roma in occasione del Food Summit Onu, con gli agricoltori provenienti dai diversi continenti per esporre e far conoscere le loro specialità locali da salvare dall’estinzione.

Una intera giornata dedicata alla conoscenza di cibi sani e locali provenienti da tutti i continenti e alla necessità di tutelare il reddito di agricoltori, allevatori e pescatori a livello globale con la presenza insieme alla vicesegretaria generale dell’Onu Amina J. Mohammed, al Direttore generale della Fao Qu Dongyu, al Presidente World farmers Markets Coalition Richard McCarthy, del Ministro dell’Agricoltura e Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida, del Presidente della Coldiretti Ettore Prandini, del Segretario generale della Coldiretti Vincenzo Gesmundo e del direttore nazionale di Campagna Amica Carmelo Troccoli, con l’invito esteso ai delegati arrivati per il vertice da tutto il mondo.

I cibi del mondo da salvare

Le specialità che i contadini vendono nei mercati locali del mondo hanno tutte – sottolinea la Coldiretti – delle caratteristiche assolutamente preziose, sapientemente custodite contro l’omologazione e la banalizzazione alimentare. La possibilità di avere infatti uno sbocco di mercato consente agli agricoltori di continuare a coltivarli e quindi di salvarli dall’estinzione. Un impegno portato avanti anche nonostante i devastanti effetti dei cambiamenti climatici.

L’olio di Perilla è un prodotto della Corea del Sud particolarmente ricco di omega 3 che si ricava dall’omonima pianta – rileva Coldiretti – che può essere consumata anche come ortaggio. Da Taiwan arriva, invece, la gelatina d’erba, una gelatina-nera marrone a base di una pianta erbacea, la Mesona. Conosciuta anche come xian cao, chin chow o erba divina, è un dolce popolare nell’Asia orientale – spiega Coldiretti -, normalmente consumato sotto forma di gelatina o bevuto come bevanda. Il Sumac israeliano è la polvere delle bacche essiccate e triturate del sommacco – continua Coldiretti, arbusto piuttosto diffuso in tutta l’area del Mediterraneo e in oriente. È ricco di oli essenziali con effetto antibatterico, ha un potentissimo potere antiossidante e ipoglicemico, e un gusto acidulo che ricorda le foglie dell’erba limoncina.

Il miele di Tupelo e l’Alga Kelp

Viene ottenuto, invece, dal nettare dei fiori dell’albero bianco Ogeechee Tupelo il miele di Tupelo, una specialità della Georgia – prosegue Coldiretti -. Questi alberi nascono lungo le sponde dei fiumi, delle paludi e degli stagni. Il miele ha un aroma di pera e luppolo e un sapore simile a quello dello zucchero filato o dell’acqua di rose. Grazie al suo basso contenuto di saccarosio, è indicato anche per i diabetici.

Si coltiva in Alaska, negli Stati Uniti, l’Alga Kelp, un’alga bruna molto usata nel settore dietistico-salutista – aggiunge la Coldiretti -, per dimagrire ma anche per insaporire le pietanze e in particolare zuppe, legumi e minestre. Sempre dal Nordamerica arrivano poi i tartufi di mare, un vegetale marino che cresce sulle coste oceaniche della Nuova Scozia in Canada dal sorprendente odore di tartufo.

La maca peruviana

La maca peruviana è, invece, una pianta considerata un afrodisiaco dai benefici per la fertilità maschile – rileva Coldiretti -, è ricca di carboidrati, proteine, minerali e amminoacidi essenziali, che le conferiscono una valenza nutrizionale di un certo spicco e rilievo, come rimedio per migliorare le resistenze aspecifiche dell’organismo in risposta agli stimoli di stress esterno, sia fisico che psichico. Dal Perù arrivano anche le pannocchie arlecchino, un tripudio di colori tutto al naturale, con i chicchi che assumono tonalità molto accese, dal giallo all’arancione dal verde al rosa ma anche toni del viola e del blu. Ma c’è anche la bacca dorata peruviana rappresenta una buona fonte di provitamina A, vitamina K, vitamina B1 e diversi minerali fra cui ferro, magnesio, fosforo, rame, manganese e, soprattutto, potassio. Il frutto fresco è anche un’ottima fonte di vitamina C. Il sapore e l’aspetto ricordano vagamente quelli del pomodoro, anche se il gusto agrodolce è molto più ricco e ricorda più un frutto tropicale.

Il grano viola della Danimarca e il pregiato sale della Nuova Zelanda

Dalla Danimarca arriva una varietà di grano viola, ricco di antocianine, sostanze antiossidanti della famiglia dei flavonoidi, con il quale preparare biscotti e altri prodotti da forno – continua Coldiretti – mentre viene dalla Nuova Zelanda il pregiato sale della baia di Opito, ottenuto grazie all’evaporazione dell’acqua di mare realizzata con metodi esclusivamente naturali.

Siamo impegnati in un modello di cooperazione che ha come obiettivo di esportare un modello di sviluppo che punti sulla valorizzazione delle realtà locali, sfruttando le potenzialità dell’impresa familiare e sostenendo così i piccoli produttori del Sud del mondo, minacciati dalla distorsione nei sistemi di produzione e distribuzione degli alimenti che favorisce l’accaparramento delle terre e provoca la fuga dalle campagne verso i Paesi più ricchi dove spesso li attendono la sofferenza e l’emarginazione” dichiara il Presidente di Coldiretti, Ettore Prandini nel sottolineare che “è importante favorire filiere di prodotti locali destinati a soddisfare il fabbisogno alimentare del territorio anche attraverso la creazione di mercati contadini a chilometri zero secondo il modello promosso da Campagna Amica con la World Farmers Market Coalition”.

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