Dalle batterie per l’energia pulita ai computer a basso consumo, un algoritmo matematico sblocca la strada alla progettazione dei materiali green del futuro necessari per vincere la sfida della sostenibilità: è in grado, infatti, di predirne con esattezza struttura e proprietà conoscendo soltanto gli atomi che li compongono. Sviluppato da un gruppo dell’Università britannica di Liverpool che ha pubblicato il risultato ottenuto sulla rivista Nature, l’algoritmo valuta contemporaneamente molte possibili strutture alla volta, accelerando così l’identificazione della soluzione migliore.
La ricerca di nuovi materiali è un processo lento e complesso, poiché uno stesso insieme di atomi può essere combinato in migliaia di modi diversi. Inoltre, i materiali del futuro avranno probabilmente strutture diverse da quelle conosciute oggi, e riuscire a prevedere una struttura di cui non si sa nulla è un’ardua sfida.
Ecco perché i ricercatori coordinati da Matt Rosseinsky hanno cercato una soluzione che permettesse di superare questi ostacoli nella scoperta di nuovi materiali: la chiave del successo, a detta degli autori dello studio, è stata la collaborazione tra chimici e informatici. “Avere la certezza nella previsione delle strutture offre ora l’opportunità di identificare esattamente quali materiali possono essere sintetizzati e le strutture che adotteranno, dandoci per la prima volta la possibilità di mettere a punto una piattaforma per le tecnologie del futuro”, commenta Rosseinsky.
“Con questo nuovo strumento, saremo in grado di capire come utilizzare quegli elementi chimici che sono ampiamente disponibili e iniziare a creare materiali per sostituire quelli basati su elementi rari o nocivi – aggiunge il ricercatore – nonché trovare materiali che si comportino meglio di quelli su cui facciamo affidamento oggi, per affrontare le sfide future di una società sostenibile”.