Tartarughe marine: da 3.000 anni usano lo stesso habitat

Le tartarughe marine sono particolarmente abitudinarie, da 3000 anni si nutrono della posidonia mediterranea e tornano agli stessi luoghi di nidificazione per tutta la vita
MeteoWeb

Per quanto riguarda l’alimentazione, le tartarughe marine sono molto “abitudinarie“: si sono nutrite negli stessi prati di posidonia mediterranea da almeno 3000 anni, secondo uno studio pubblicato su PNAS. Infatti, le tartarughe marine sono solite tornare agli stessi luoghi di alimentazione e nidificazione per tutta la loro vita. Tuttavia, la stabilità di tale uso dell’habitat nel corso di lunghi periodi di tempo non è chiara. Willemien de Kock e i suoi colleghi dell’Università di Groningen in Olanda hanno combinato dati bioarcheologici e moderni di tracciamento satellitare per identificare gli habitat utilizzati dalle tartarughe marine verdi (Chelonia mydas) e dalle tartarughe marine comuni (Caretta caretta) nell’Est del Mediterraneo negli ultimi 5000 anni.

Gli autori dello studio hanno esaminato i resti di tartarughe marine provenienti da tre siti archeologici lungo la costa levantina, datati a circa 4700-2700 anni fa. L’analisi dell’identificazione delle specie ha suggerito che le aree di nidificazione utilizzate da C. mydas e C. caretta lungo la Levante siano rimaste simili nel corso degli ultimi 4700 anni.

Sulla base dell’analisi degli isotopi stabili per ricostruire la dieta e gli habitat di alimentazione dei resti archeologici delle tartarughe marine, gli esperti hanno scoperto che le popolazioni di C. mydas probabilmente si sono nutrite negli stessi prati di posidonia nordafricani per almeno 3000 anni. Secondo gli autori, i prati di posidonia una volta stabili sono a rischio elevato di degrado dell’habitat a causa dei cambiamenti climatici, potenzialmente ostacolando gli sforzi di conservazione per C. mydas, globalmente a rischio di estinzione, nel Mediterraneo.

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