Un’espulsione di massa coronale (CME) ha colpito ieri il campo magnetico terrestre (alle 18:51, dati in basso). Si tratta della prima nube di plasma proveniente dal Sole il cui arrivo era stato previsto nei giorni scorsi. Un’altra CME dovrebbe raggiungere il nostro pianeta oggi, 21 luglio. L’effetto combinato di queste 2 nubi di particelle cariche potrebbe causare tempeste geomagnetiche di classe da G1 a G2 con aurore ad alta latitudine, specialmente nelle prossime ore, secondo quanto riporta il sito specializzato SpaceWeather.com, gestito dall’astronomo Tony Phillips.
Cos’è un’espulsione di massa coronale
Un’espulsione di massa coronale (CME, acronimo dell’inglese coronal mass ejection) è un’espulsione di materiale dalla corona solare. Il materiale espulso, sotto forma di plasma, è costituito principalmente da elettroni e protoni: quando questa nube raggiunge la Terra può disturbare la sua magnetosfera, dando vita ad una tempesta geomagnetica.
Cos’è una tempesta geomagnetica
Quando sul Sole si verificano fenomeni di attività improvvisa e violenta, come i brillamenti, vengono emesse grandi quantità di particelle ad alta energia che viaggiano velocemente nello Spazio, a volte scagliate in direzione della Terra: questa corrente di particelle viene frenata e deviata dal campo magnetico terrestre, che a sua volta ne viene disturbato e distorto.
Quando avviene questo “impatto” la magnetosfera terrestre (la regione attorno alla Terra pervasa dall’azione del suo campo magnetico) subisce un forte contraccolpo che può causare blackout temporanei nelle reti elettriche o nei sistemi satellitari di comunicazioni. Una tempesta geomagnetica può spesso dare origine al suggestivo fenomeno delle aurore polari.