Mentre gli USA celebravano il Giorno dell’Indipendenza il 4 luglio, il Sole ha dato vita a un potente spettacolo pirotecnico. I fuochi d’artificio si sono presentati sotto forma di tempeste solari, o espulsioni di massa coronale (CME), che sono in parte dirette verso la Terra e sono state osservate dal Solar and Heliospheric Observatory (SOHO) della NASA che orbita attorno alla nostra stella. Le CME possono contenere fino a un miliardo di tonnellate di plasma costituito da particelle cariche e quindi portare con sé i propri campi magnetici.
La NASA ha previsto che la massiccia espulsione di gas ionizzato chiamato plasma colpirà la Terra entro domani, venerdì 7 luglio. Quando le particelle cariche all’interno delle CME colpiscono il campo magnetico del nostro pianeta, la magnetosfera, possono dare origine a grandi perturbazioni chiamate tempeste geomagnetiche. Queste tempeste possono, a loro volta, avere conseguenze sull’energia elettrica e sulle infrastrutture di comunicazione qui sulla superficie della Terra oltre a influenzare i satelliti, impattando negativamente su servizi come il sistema di posizionamento globale (GPS).
L’esperta di meteo spaziale Tamitha Skov ha condiviso le immagini di entrambe le CME registrate dal Large Angle and Spectrometric Coronagraph Experiment (LASCO) di SOHO, affermando: “Il nostro Sole celebra il 4 luglio con i suoi fuochi d’artificio speciali! Abbiamo due tempeste solari in parte dirette dalla Terra (dette CME) in arrivo. La seconda tempesta raggiungerà la prima dandoci un pugno 1-2. Le previsioni dei modelli mostrano un probabile impatto il 7 luglio“. I deflussi di materia stellare sono stati descritti come un “doppio pugno” di tempeste solari.
Our #Sun celebrates #July4 with its own special fireworks! We have two partly Earth-directed #solarstorms (aka CMEs) on their way. The second storm will catch up to the first giving us a 1,2-punch. Model predictions show impact likely July 7. I'll post NASA model runs next. pic.twitter.com/gtJwgcYS4Z
— Dr. Tamitha Skov (@TamithaSkov) July 5, 2023
The Sun launches double punch #solarstorms on #July4th! NASA prediction shows impact before noon July 7 UTC. The first storm is slower & will go mainly northeast. The second is faster & more a direct hit. Fast solar wind follows. G1-level possible with #aurora to mid-latitudes. pic.twitter.com/HhVIsgZcDr
— Dr. Tamitha Skov (@TamithaSkov) July 5, 2023
Here is the first #solarstorm that will go mainly northeast of Earth, modeled independently. Thanks to Chris Stubenrauch at NASA/M2M for these model runs. pic.twitter.com/W5uiBnIH2w
— Dr. Tamitha Skov (@TamithaSkov) July 5, 2023
La CME iniziale, che secondo la NASA è più lenta, arriverà venerdì prima delle 14 ora italiana. La secondo CME sta sfrecciando nello spazio più rapidamente e si tradurrà in quello che l’esperta ha descritto come un “colpo diretto” sulla Terra. L’arrivo è previsto poco prima della CME iniziale.
Le CME hanno la possibilità di innescare una tempesta geomagnetica di livello G1, definita dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) come eventi minori che possono, tuttavia, avere conseguenze sulla rete elettrica e sulle operazioni dei veicoli spaziali. Le CME potrebbero anche determinare a uno spettacolo di luci, in alto nell’atmosfera sopra la Terra. Quando le particelle cariche viaggiano lungo le linee del campo magnetico nella magnetosfera terrestre, creano spettacoli luminosi e colorati chiamati aurore. Questi di solito sono visibili solo alle alte latitudini sulla Terra vicino ai poli, ma queste potenti CME potrebbero dare origine ad aurore visibili a medie latitudini inferiori. Secondo la NOAA che le aurore collegate alle tempeste geomagnetiche G1 possono essere osservate spesso negli Stati Uniti fino al Michigan e al Maine.