La Cina in queste ore sta registrando inondazioni nel Nord del Paese causa del tifone Doksuri, che sebbene sia indebolito, determina comunque forte maltempo, con piogge record attese a Pechino. Il Centro meteorologico nazionale cinese ha mantenuto l’allerta rossa, la più alta del Paese, per i temporali, secondo quanto riferito da Xinhua. Oltre 47mila persone sono state evacuate: le zone più colpite sono Pechino, dove sono state evacuate più di 27mila persone, e Shijiazhuang, una grande città a 250 km a Sud/Ovest della capitale, dove le autorità hanno evacuato circa 20mila residenti.
Doksuri, una delle tempeste più forti a colpire la provincia meridionale del Fujian, in precedenza aveva colpito duramente le Filippine e Taiwan prima raggiungere la Cina venerdì. Sebbene domenica le autorità abbiano declassato la tempesta, il China Meteorological Bureau ha mantenuto un allarme rosso per forti piogge in varie province, in particolare nelle aree settentrionali come Hebei, Pechino, Shanxi e Henan.
La capitale probabilmente registrerà precipitazioni record, mentre le città della provincia di Hebei, che circonda Pechino, sono allagate, secondo quanto riferito dai media locali. Nell’Hebei, 209 stazioni meteorologiche hanno registrato precipitazioni estremamente intense e 1.283 piogge intense, ha riferito la TV locale.
Doksuri ha colpito 1,46 milioni di persone nel Fujian, con oltre 363.000 reinsediate, causando oltre 3,1 miliardi di yuan (430 milioni di dollari) di perdite economiche dirette, a partire da sabato sera, secondo i media statali.