USA: gli origami ispirano una tecnica di manipolazione dei virus

Un gruppo di ricerca americano ha dimostrato ha modificato e piegato la struttura protettiva dei virus, ispirandosi alla tecnica degli origami
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Un gruppo di ricerca dell’università americana Griffin, guidato da Frank Sainsbury e Donna McNeale ha modificato e piegato la struttura protettiva dei virus, ispirandosi alla tecnica degli origami. Lo studio è stato pubblicato di recente sulla rivista Nature Nanotechnology ed evidenzia la particolarità di una tecnica che potrà aiutare a studiare nuovi vaccini e soprattutto a costruire micro-cargo per trasportare farmaci all’interno del corpo umano. I virus sono tra i più semplici organismi in natura e non possiedono un vero e proprio metabolismo, ma sono piuttosto una sorta di corrieri di informazioni genetiche in grado penetrare in organismi viventi e indurli a replicare il proprio DNA.

I virus sono costituiti prevalentemente da due elementi: una capsula, una sorta di guscio protettivo che ha la capacità di agganciarsi alle pareti delle cellule e aprirne le “porte“, e il contenuto genetico all’interno. Recentemente il gruppo di ricercatori americani ha sviluppato una nuova tecnica per riuscire a modificare a piacimento le capsule, più precisamente capsidi, piegandoli in varie forme e dimensioni.

Sembra piuttosto quel che si fa quando si avvolge un regalo: le proteine del rivestimento si depositano sopra la diversa forma definita dalla forma dell’origami del DNA“, ha detto Sainsbury. Finora tecniche analoghe avevano grosse limitazioni mentre la tecnica sviluppata ora permette di creare una gran varietà di capsidi, sia attorno a filamenti di DNA che di RNA, un’altra delle molecole usate per il trasferimento delle informazioni genetiche. Ciò consentirà di poter realizzare su misura capsule per il trasporto di varie tipologie di sequenze genetiche e dirigerli verso alcune specifiche cellule oppure usare i gusci dei virus per trasportare medicinali o vaccini nel corpo umano.

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