Sono trascorsi due anni e mezzo dalla somministrazione del primo vaccino anti-Covid e in Francia l’Organismo nazionale per gli indennizzi per incidenti medici (Oniam) ha accettato le richieste di 72 persone che hanno denunciato effetti avversi legati alla vaccinazione, ma ancora non ha effettuato materialmente il rimborso. François Toujas, candidato alla presidenza dell’Oniam ha reso pubblico questo dato presso la Commissione Affari Sociali del Senato. In Francia sono state somministrate 150 milioni di dosi di vaccino anti-Covid e sono state presentate 1.020 richieste di indennizzo per problemi di salute post-vaccinazione. Circa 240 richieste sono state esaminate, con 72 indennizzi approvati, mentre 768 dossier rimangono ancora da valutare.
Non è stato reso nota la cifra dell’indennizzo. C’è da considerare che in Francia, le domande d’indennizzo non sono però corrispondenti ai reali effetti avversi causati dal vaccino. Molte persone hanno desistito a causa di una vera e propria campagna mediatica contro possibili denunce per i danni avversi al vaccino anti-Covid. In altri casi, i soggetti sono morti e non hanno fatto in tempo a denunciare l’ “effetto collaterale”. Nel frattempo, in Austria a fronte di 1851 domande, sono stati risarcite 88 persone con un’indennizzo una tantum di 2000 euro per 72 casi, gli altri 16 hanno ricevuto una tantum di 700 euro. In Germania, su 8.886 sono state risarcite 379 persone.
Le richieste di risarcimento riguardano principalmente casi di miocardite e pericardite, seguiti da problemi neurologici, disturbi cardiovascolari tra cui ictus e trombosi, problemi articolari, uditivi e dermatologici. Riguardo le miocarditi continuano a comparire nuovi studi che dimostrano come questa patologia sia effettivamente strettamente collegata al vaccino anti Covid.