Esperti internazionali a confronto a Firenze per il 16esimo Convegno internazionale dell’Ingegneria del vento, in programma da lunedì 28 a giovedì 31 al Palazzo dei congressi. Previsti circa 800 partecipanti provenienti da 40 Paesi. Tra gli argomenti di discussione anche una sessione dedicata al Ponte sullo Stretto di Messina che aprirà l’ultima giornata.
“Sarà un’occasione di confronto e discussione sugli aspetti tecnici e ingegneristici dell’opera – spiega Claudio Borri, ordinario di Scienza delle costruzioni e chairman del convegno, assieme al co-chairman Gianni Bartoli, ordinario di Tecnica delle costruzioni dell’Ateneo fiorentino – grazie anche alla presenza dei progettisti, nazionali e internazionali, dei consulenti e degli operatori coinvolti nel progetto”. Al centro del meeting gli effetti del vento e dei cambiamenti climatici su ambiente costruito e grandi infrastrutture; energia rinnovabile eolica e sfide del futuro.
Organizzato dal dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’Università di Firenze, in collaborazione con l’associazione nazionale Ingegneria del vento e del Centro di ricerca interuniversitario di aerodinamica delle costruzioni e ingegneria del vento (Criaciv), il convegno si svolge per la prima volta in Italia. Programma molto fitto con sei sessioni plenarie, otto mini-simposi, 115 sessioni tecniche previste ogni giorno e tre sessioni dedicate ai 553 lavori scientifici e ai 45 poster selezionati.
“Il successo senza precedenti di partecipanti, circa 800, provenienti da 40 paesi, – aggiunge Borri – testimonia la risonanza e la qualità dell’organizzazione dell’Università di Firenze, riconosciuta internazionalmente come leader nel settore dell’ingegneria del vento attraverso il Criaciv”.