Il MOSE, acronimo di Modulo sperimentale elettromeccanico, sistema di dighe mobili, proteggerà Venezia e la sua laguna per i prossimi 100 anni: lo ha rilevato lo studio effettuato dall’Institut de la Corrosion di Brest commissionato da Elisabetta Spitz, Commissario Straordinario per il MOSE, con l’obiettivo di stabilire la durata nel tempo dei tensionatori, uniche parti meccaniche dell’opera ad essere state corrose in minima parte dopo 13 anni ed esclusivamente nella barriera di Treporti.
Il “Piano globale di studio e ispezione per la determinazione del ciclo di vita dei tensionatori del MOSE” è stato presentato oggi dal direttore dell’Istituto, il prof. Nicolas Larché, al Provveditore interregionale per le Opere Pubbliche di Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, Tommaso Colabufo, al Commissario liquidatore del Consorzio Venezia Nuova, Massimo Miani, e ai rappresentanti di Fincantieri.
“L’incontro di oggi ha dato modo a chi gestisce l’opera di avere una strada tracciata e procedure da eseguire nel tempo seguendo i suggerimenti degli esperti dell’Institut della Corrosion, eccellenza europea del settore,” ha dichiarato Elisabetta Spitz, Commissario Straordinario per il MOSE. “I risultati dello studio sono stati rassicuranti e ci spingono a ritenere che, con un’accurata manutenzione delle paratoie e delle parti meccaniche più esposte, il MOSE tutelerà la laguna dai cambiamenti climatici molto a lungo“.