ChatGPT può eguagliare o addirittura superare il voto medio degli studenti universitari quando risponde a domande di valutazione in una serie di materie tra cui informatica, studi politici, ingegneria e psicologia, riporta un articolo pubblicato su Scientific Reports. La ricerca ha anche rilevato che quasi tre quarti degli studenti intervistati userebbero ChatGPT per aiutarli a svolgere i loro compiti, nonostante molti educatori considerino il suo uso come un plagio.
Per studiare le prestazioni di ChatGPT nella stesura delle valutazioni universitarie rispetto agli studenti, Talal Rahwan e Yasir Zaki hanno invitato i membri della facoltà che insegnavano in 32 corsi diversi alla New York University Abu Dhabi (NYUAD) a fornire tre contributi di studenti ciascuno per dieci domande di valutazione che avevano impostato.
La ricerca
A ChatGPT è stato chiesto di produrre tre serie di risposte alle dieci domande, che sono state poi valutate insieme alle risposte scritte dagli studenti da tre valutatori (che non erano a conoscenza della fonte delle risposte). Le risposte generate da ChatGPT hanno ottenuto un voto medio simile o superiore a quello degli studenti in 9 dei 32 corsi. Solo nei corsi di matematica ed economia gli studenti hanno costantemente superato ChatGPT.
ChatGPT ha superato gli studenti in modo più marcato nel corso “Introduzione alle politiche pubbliche”, dove il suo voto medio è stato di 9,56 rispetto al 4,39 degli studenti. Gli autori hanno anche sondato le opinioni sulla possibilità di utilizzare ChatGPT per aiutare gli studenti a migliorare il loro rendimento.
Gli autori hanno anche condotto un sondaggio sulla possibilità di utilizzare ChatGPT per assistere i compiti universitari tra 1.601 persone provenienti da Brasile, India, Giappone, Stati Uniti e Regno Unito (tra cui almeno 200 studenti e 100 educatori di ciascun Paese). Il 74% degli studenti ha dichiarato che avrebbe utilizzato ChatGPT nel proprio lavoro. Al contrario, in tutti i Paesi, gli educatori hanno sottostimato la percentuale di studenti che intendono utilizzare ChatGPT e il 70% degli educatori ha riferito che considererebbe il suo utilizzo come plagio.
Infine, due strumenti per l’identificazione del testo generato dall’IA – GPTZero e AI text classifier – hanno classificato erroneamente le risposte di ChatGPT generate in questa ricerca come scritte da un umano rispettivamente nel 32% e nel 49% dei casi. L’insieme di questi risultati offre spunti che potrebbero informare le politiche per l’uso di strumenti di IA in ambito educativo.