Alluvione in Romagna, Figliuolo: “la ripartenza sarà veloce, pronti i primi 876 milioni”

Il Commissario Figliuolo ha garantito che con l'arrivo dei primi fondi pari a 876 milioni, la ripartenza sarà veloce con gli interventi di ricostruzione in Emilia Romagna
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In una intervista al Corriere della Sera il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario per la ricostruzione post alluvione in Emilia Romagna ha spiegato: “Sarà una ripartenza veloce, ma sempre nel rispetto dei principi della buona amministrazione. Il presidente Giorgia Meloni si è immediatamente recata sui luoghi colpiti. Le risorse che il governo ha stanziato sono importanti, 4,5 miliardi di euro, di cui circa 2,8 miliardi al momento a disposizione della struttura commissariale“. Il commissario Figliuolo ha aggiunto: “Sulla contabilità speciale del commissario i primi 876 milioni di euro da destinare alla messa in sicurezza del territorio.”

Inoltre, il commissario Figliuolo ha dichiarato ancora: “Con queste risorse si darà luogo al pagamento immediato dei lavori già effettuati e in corso. Seguiranno a breve gli interventi di ricostruzione, di ripristino e di riparazione per le più urgenti necessità e finalizzati alla messa in sicurezza del territorio, per la tutela della pubblica e privata incolumità. Parliamo di circa 448 milioni di euro per il 2023“. Figliuolo ha aggiunto: “Convocherò formalmente la cabina di coordinamento all’atto della presentazione dei cinque piani speciali. Peraltro la norma prevede che si riunisca a cadenza almeno semestrale“.

Sono arrivati i primi 876 milioni di euro per i danni dell’alluvione in Romagna

Con Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, Figliuolo ha spiegato: “Con lui, come con i presidenti Giani e Acquaroli, c’è un rapporto istituzionale e professionale ben solido, che risale alla mia esperienza da commissario alla campagna vaccinale e al contrasto alla pandemia. C’è un quotidiano confronto costruttivo“. Il Commissario Figliuolo ha spiegato: “Sulla contabilità speciale del commissario sono arrivati i primi 876 milioni di euro da destinare alla messa in sicurezza del territorio. Con queste risorse si darà luogo al pagamento immediato dei lavori già effettuati e in corso“. Il Commissario Figliuolo ha aggiunto: “Seguiranno a breve gli interventi di ricostruzione, di ripristino e di riparazione per le più urgenti necessità e finalizzati alla messa in sicurezza del territorio, per la tutela della pubblica e privata incolumità. Parliamo di circa 448 milioni di euro per il 2023“.

Il Commissario ha spiegato, inoltre, che “non ci sono state difficoltà di avvio, disponevo già di una squadra pronta e con grande esperienza. Ci siamo messi subito al lavoro, già da giugno, prima della formalizzazione della mia nomina a Commissario straordinario il 10 luglio. All’inizio abbiamo dovuto recepire le esigenze degli amministratori locali e della popolazione, per fare una stima dei danni e dare un ordine di priorità agli interventi da eseguire prima di poter procedere con i ristori. E’ un lavoro complesso, che deve seguire passaggi logici“.

Per Figliuolo sono stati fenomeni estremi senza precedenti

Figliuolo si è dichiarato colpito dalla “vastità dei fenomeni estremi senza precedenti e totalmente fuori scala. Ho visto il ponte della Motta, sul fiume Idice, spazzato via dalla furia dell’acqua, così come alcuni territori devastati da movimenti franosi strutturali che hanno fatto letteralmente “colare”a valle intere porzioni di versanti montani o collinari, anche in luoghi ricoperti da alberi e vegetazione. E ha suscitato in me una certa emozione incontrare persone che, pur vivendo situazioni di grave disagio, hanno manifestato le loro esigenze e preoccupazioni sempre con assoluta compostezza e dignità“.

Per quanto concerne la ripartizione dei fondi: “Per gli interventi di somma urgenza – spese che i Comuni e altri enti attuatori hanno già sostenuto o stanno sostenendo per mettere in sicurezza il territorio – la richiesta complessiva per il 2023 è di 289 milioni di euro, che la struttura rimborserà già a partire dai prossimi giorni. Ulteriori 123 milioni sono per i lavori che termineranno nel 2024 e per i quali il commissario dispone già dei fondi. Per gli interventi di ricostruzione urgenti finalizzati alla messa in sicurezza del territorio parliamo invece di finanziamenti per circa 1 miliardo e 133 milioni euro, di cui 448 milioni da impegnare nel 2023 e 684 milioni nel 2024“.

I fondi sono destinati agli interventi in Emilia Romagna, ma non solo

Il commissario Figliuolo ha sostenuto ancora: “Queste risorse sono destinate agli interventi da realizzare in Emilia-Romagna, per un importo di poco più di 1 miliardo e nelle regioni Toscana e Marche per, rispettivamente, 56 e 55 milioni”. Ci sono cittadini che lamentano di essere isolati: “I tempi dipendono dalla portata del danno che hanno subito alcuni territori e dalla stabilità delle frane, che in alcune località sono ancora in movimento. Non è quindi un problema di risorse o di volontà. In certi territori ci vorrà più tempo, è giusto saperlo“.

Il Commissario ha dichiarato, infine, che ora si procederà su due direttrici: “ricostruzione privata e pubblica. Sulla prima voglio ricordare quanto già ribadito dal presidente del Consiglio: la prospettiva del governo è il totale risarcimento dei danni subiti. Per procedere in questa direzione abbiamo necessità di acquisire stime precise e dettagliate che consentano una corretta quantificazione dei danni e, quindi, dell’adeguato fabbisogno finanziario che il commissario deve richiedere al governo e che quest’ultimo deve stanziare“. Quanto alla ricostruzione pubblica, Figliuolo ha spiegato: “Inizieremo la stesura di 5 piani speciali per la ricostruzione. Lavoreremo in sinergia con il territorio, ma anche con le Università e con l’Autorità di bacino distrettuale del Po e altri enti istituzionali, sulla base di accordi di collaborazione già siglati in luglio e agosto“.

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