In Svizzera, come ha reso noto la radiotelevisione RSI, si è conclusa la prima stagione della “caccia estiva” al cinghiale che si è svolta dal 2 giugno al 31 luglio. Questa iniziativa ha diminuito di circa mille esemplari la popolazione di questo mammifero. Questa estate, la caccia al cinghiale è stata introdotta “per tenere sotto controllo i quadrupedi” che “possono causare gravi danni a coltivazioni e proprietà private“, ma anche “per contenere una potenziale epidemia di peste suina“.
La stagione venatoria ha coinvolto ben 880 cacciatori solo nel Canton Ticino e complessivamente sono stati abbattuti 1.100 animali, oltre la metà di questi nel Luganese, ovvero poco più di un animale a cacciatore, per otto settimane piene di caccia. Come hanno riferito le autorità ticinesi presto ci sarà l’avvio della nuova stagione, consacrata come “caccia alta” che comprende anche cervi, caprioli e camosci e si partirà dal 2 al 16 e dal 22 al 26 settembre.