Caldo senza precedenti in Sud America, in Bolivia un record per tutto l’emisfero Sud. Strage di pinguini in Antartide

Clamorosa ondata di caldo in pieno inverno in Sud America, raggiunta la temperatura più alta di tutto l'emisfero Sud nella stagione invernale. E in Antartide sono morte sterminate intere colonie di pinguini
MeteoWeb

Ondata di caldo senza precedenti in queste ore in Sud America, dove le temperature hanno raggiunto valori incredibilmente elevati nel pieno dell’inverno australe. Ieri in Bolivia la temperatura ha raggiunto i +45,0°C a Villamontes: si tratta la temperatura più elevata mai registrata nella storia dell’inverno in tutto l’emisfero australe! Anche il Paraguay ha battuto il suo record nazionale mensile di agosto con una temperatura massima di +41,9°C a Nuove Asunciòn.

Proprio ieri uno studio scientifico ha documentato come alla fine del 2022 i pinguini imperatori che vivono in Antartide hanno avuto problemi riproduttivi di tipo “catastrofico” a causa dello scioglimento anticipato del ghiaccio marino che ha provocato un annegamento di massa dei pulcini appena nati. Delle cinque colonie monitorate nella regione del Mare di Bellingshausen, nell’Antartide occidentale, quattro su cinque hanno avuto – appunto – questa perdita “catastrofica” del 100% dei pulcini, che sono annegati o sono morti congelati quando il ghiaccio ha ceduto sotto le loro piccole zampe facendoli finire in acque. Non erano abbastanza maturi per affrontare tali condizioni, come hanno documentato i ricercatori in Communications: Earth & Environment, una rivista del gruppo Springer Nature.

Questo è il primo grande fallimento riproduttivo dei pinguini imperatori in più colonie contemporaneamente a causa dello scioglimento del ghiaccio marino, ed è probabilmente un segno di cosa aspettarci in futuro”, ha detto l’autore principale dello studio Peter Fretwell, ricercatore presso il British Antarctic Survey. Proprio lo scorso anno, infatti, il ghiaccio marino dell’Antartide ha raggiunto livello di scioglimento record, mai viste prima da quando sono iniziate le misurazioni satellitari 45 anni fa.

Questi uccelli marini si riproducono nel pieno dell’inverno australe, quando le temperature sono più rigide, un processo che si sviluppa su molti mesi, tra l’accoppiamento, la cova e il momento in cui i piccoli sono autonomi, grazie in particolare all’addestramento delle penne impermeabili, generalmente intorno a gennaio-febbraio. Adesso il loro sito di riproduzione è in pericolo, a maggior ragione dopo un inverno così caldo come quello di quest’anno.

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