Cambiamento cliamtico, Pd: “Il governo promuove false teorie”

"Non c'e' alternativa alla conversione ecologica di economia e societa', unico strumento per contrastare la progressione drammatica degli effetti della crisi climatica, su territori, produzioni, persone"
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I dati della Coldiretti “sui danni causati dal cambiamento climatico, sei miliardi di euro di cui un miliardo solo in Emilia-Romagna a causa dell’alluvione, e quelli conseguenti sulla contrazione della produzione agricola confermano che la tattica di mettere la testa sotto la sabbia, continuando a negare l’evidenza, non funziona. Non c’e’ alternativa alla conversione ecologica di economia e societa’, unico strumento per contrastare la progressione drammatica degli effetti della crisi climatica, su territori, produzioni, persone”. Lo affermano, in una nota, Annalisa Corrado, responsabile del Partito democratico per la Conversione ecologica e Camilla Laureti, responsabile del Pd per l’Agricoltura.

“Il governo Meloni, i cui esponenti ridicolizzano gli allarmi della scienza, contrastano in ogni sede l’applicazione del Green deal europeo, come recentemente accaduto per la fondamentale legge per il ripristino della natura, fondamentale per mantenere la fertilita’ dei suoli e per mitigare gli effetti di siccita’, ondate di calore e eventi estremi – proseguono le due esponenti del Pd -.

L’agricoltura continua ad essere messa a dura prova (prezzi dei prodotti di base inferiori ed elevati costi dei fattori di produzione) con conseguenze che si scaricano sui cittadini europei: +15 per cento prezzi al consumo per i prodotti alimentari nel maggio 2023 rispetto a maggio 2022. Per questo chiediamo al governo, ancora una volta, di invertire la china pericolosa intrapresa perche’ rischia di danneggiare il Paese e l’agricoltura, cuore pulsante della nostra economia ed emblema del made in Italy.”

“La transizione ecologica, gestita sostenendo le imprese nella necessaria trasformazione e con estrema attenzione alle fasce sociali piu’ esposte, e’ fondamentale anche per la sicurezza alimentare. Dovrebbe essere l’obiettivo prioritario anche del ministro Lollobrigida, purtroppo invece impegnato a promuovere false e offensive teorie – i poveri mangiano meglio dei ricchi – smentite dai dati e, prima ancora, dalla vita reale e dal buon senso”.

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