I danni provocati dal maltempo in Cile continuano ad estendersi. Sono 4 le persone morte, migliaia sono rimaste senzatetto o isolate, mentre ancora sono milionarie le perdite materiali causate dalla tempesta di pioggia e vento che è durata quattro giorni ed ha costretto alla dichiarazione di “zona di catastrofe” in quattro regioni al centro-sud del Paese. Secondo quanto riferisce l’emittente “BioBio”, la quarta vittima si è registrata a Curepto, nella regione di Maule, dove una donna è stata trascinata dalla corrente dopo una caduta. Un’altra persona è morta nella regione di Nuble e alle due nella regione di Bio Bio. Al momento oltre 42 mila persone sono isolate e oltre 32 mila sono state evacuate.
Ingenti sono le perdite nel settore agricolo, l’attività principale in queste zone. “Le due regioni che contribuiscono maggiormente all’agricoltura sono le stesse che vengono nuovamente colpite”, ha detto alla radio Bío Bío il ministro dell’Agricoltura, Esteban Valenzuela, ricordando i temporali dello scorso giugno. Circa 33mila residenti restano isolati a causa del crollo di ponti e strade allagate, mentre 17 ospedali non hanno potuto funzionare.
Le lezioni sono state sospese in 60 comuni. Il fronte di maltempo più forte “è già finito”, ha detto la ministro degli Interni, Carolina Tohá, avvertendo però che ci saranno ancora forti piogge nel porto di Valparaíso e nella capitale, Santiago.