Dopo il terremoto del 2016, Camerino rinasce in un progetto di rigenerazione urbana

Il borgo di Camerino (Macerata) rinasce dopo il sisma del 2016, grazie ad un ampio progetto di rigenerazione urbana che lo renderà Primo Polo di eccellenza per il restauro delle opere danneggiate
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La rinascita del borgo di Camerino (Macerata) che era stato fortemente danneggiata dal terremoto del 2016, è l’obiettivo di un ampio progetto di rigenerazione urbana, che prevede la creazione del primo Polo di eccellenza per il restauro delle opere d’arte danneggiate dal sisma nelle Marche, oltre che gli spazi museali, i laboratori didattici e le residenze universitarie. Queste finalità rientrano nell’accordo di collaborazione istituzionale siglato oggi dal commissario straordinario per il sisma 2016, l’Agenzia del Demanio, la direzione regionale Musei Marche, l’Università degli studi di Camerino, la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata e il Comune di Camerino.

L’intesa è finalizzata all’attuazione del progetto di valorizzazione dei beni demaniali ex casermette di Torre del Parco, chiesa di San Francesco, ex carcere giudiziario ed ex caserma dei carabinieri, per favorire la ripresa del territorio che era stato devastato dal sisma, in un’ottica di crescita economica e sociale, realizzando un’interconnessione tra i diversi complessi immobiliari situati in zona periferica e nel centro storico.

Il progetto di rigenerazione urbana per la ricostruzione del borgo di Camerino

I fondi per la ricostruzione sono quelli previsti dal commissario straordinario di governo, circa 10,4 milioni di euro, a cui si aggiungono quasi 30 milioni di euro stanziati nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. In particolare, il progetto di valorizzazione e rifunzionalizzazione delle ex casermette di Torre del Parco prevede la realizzazione di un polo d’eccellenza per il restauro dei beni culturali, quale elemento di rilancio socio-economico e culturale della città di Camerino, con lo scopo di lanciare l’offerta turistica, attrarre investimenti e creare occupazione. Il primo intervento su 8 fabbricati, che è stato inaugurato oggi, prevede un finanziamento di circa 10 milioni di euro con fondi del Piano nazionale complementare al Pnrr, mentre il secondo lotto riguarda 18 immobili con un finanziamento con fondi Pnrr di circa 20 milioni di euro.

Tutta l’area urbana verrà riformulata per creare un Recovery Art

Gli edifici verranno adeguati in un’ottica anti-sismica e tutta l’area verrà riformulata per creare un Recovery Art, il primo centro di ricovero e recupero di beni artistici e culturali danneggiati dalle calamità nella Regione. L’intervento sulla chiesa, sull’ex carcere e sull’ex caserma, tutti situati in pieno centro storico, prevede un finanziamento complessivo di 10,4 milioni di euro, stanziato con Ordinanza speciale. All’evento, tra gli altri, hanno preso parte il commissario Guido Castelli, il governatore delle Marche Francesco Acquaroli, la sottosegretaria al Mef Lucia Albano, il direttore dell’Agenzia del Demanio Alessandra dal Verme e il sindaco Roberto Lucarelli.

Da deposito di armi a laboratorio di recupero e rinascita per le opere danneggiate dal sisma: la rifunzionalizzazione delle ex casermette di Camerino è un esempio di rigenerazione urbana nel cratere del 2016“, ha spiegato Castelli. “Oggi è una giornata importate per Camerino, il suo centro storico e il progetto delle casermette, ma la nostra azione non è singola e va inserita in un contesto complessivo che tocca il cratere, le aree interne e lo sviluppo generale di tutta la regione“, ha dichiarato invece il presidente Acquaroli.

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